cronaca

Il governatore aveva escluso un intervento diretto della Regione
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Durante l'ennesimo sciopero di Atp, i sindacati hanno incontrato il presidente della Regione Toti e i capigruppo per chiedere certezze sul futuro dell'azienda. Il governatore ha confermato l'impegno per far riaprire il tavolo di confronto in Prefettura chiuso ieri senza esito.

Dovete trovare le risorse - hanno detto i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl e Usb - perché non manca solo un milione e 400.000 euro: per rispettare l'accordo firmato a marzo dello scorso anno dovete restituire anche i 900.000 euro di contratti integrativi a cui i lavoratori hanno rinunciato per evitare il fallimento dell'azienda”.

Il presidente Toti ha ribadito che la Regione non è azionista di Atp e non può intervenire sulle scelte dei soci e della dirigenza, ma ha auspicato che venga presentato un piano industriale migliore e che si ragioni su un tavolo con tutti i soggetti. “Noi al tavolo ci andremo, ci siamo sempre andati - hanno detto i sindacati al termine dell'incontro - ma la condizione imprescindibile è che non ci vengano proposte modifiche peggiorative all'orario e al salario dei lavoratori”.

“La Regione non può chiamarsi fuori sulla vicenda Atp e non si possono più chiedere sacrifici ai lavoratori dell'azienda - commentano Paita e Garibaldi del Pd – La situazione dell'Azienda di trasporti provinciali va monitorata con grande impegno dalla Regione e il governatore Toti non può fare la bella statuina. In passato l'ente regionale, pur non essendo socio di Atp, ha lavorato per tenere in piedi questa realtà, come dimostra l'accordo firmato il 19 marzo del 2014. Quegli impegni vanno rispettati”.

"Penso che il silenzio e un pò di vergogna sarebbero più consoni - ha replicato ulteriormente Toti - questi problemi li abbiamo ereditati proprio da loro"