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Toti, Chiamparino e Maroni: intesa tra i tre presidenti di Regione
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Giovanni Toti, Roberto Maroni e Sergio Chiamparino: tre presidenti in “cabina di regia”. Un termine emerso dall'incontro fra i tre governatori, quasi sinonimo implicito di quella “macroregione” che ancora non c'è, ma che presto potrebbe diventare operativa di fatto.

Intesa su logistica, turismo, sanità e anche sulla riforma istituzionale. Con la promessa che, d'ora in poi, si agirà con una voce sola. La parola “macroregione” l'ha tirata fuori il piemontese Chiamparino. Che aggiunge: “Ci sono tante aree vaste a cavallo delle nostre tre regioni che potrebbero essere oggetto di una programmazione comune”. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, valuta “importante il segnale di apertura a politiche di collaborazione tra le nostre regioni, al di là del colore poltico”. Il lombardo Maroni parla di “riorganizzazione del territorio che non tiene più conto delle province ma delle aree omogenee andando oltre gli attuali confini delle regioni con azioni comuni e coordinate.”

TRASPORTI – L'amministrazione ligure, nei mesi scorsi, aveva già intavolato collaborazioni con le regioni del Nord per sbloccare l'impasse dei trasporti. Giovanni Toti ha spiegato che “la Liguria è il terminale a mare delle altre due regioni, la Lombardia è il principale destinatario delle nostre merci e il Piemonte è un punto nevralgico per la logistica e i collegamenti con la Francia. Per questo tutto sarà monitorato dalla cabina di regia”. Prospettive che s'intrecciano con il raddoppio del canale di Suez e le mega navi che lo attraverseranno: fatti che, secondo Toti, “danno nuova centralità al Mediterraneo e ci pongono di fronte a sfide che ogni singola regione non è in grado di affrontare da sola”. Intanto, sul fronte treni, dopo Natale ci sarà un test di prova del diretto Genova-Milano annunciato nei giorni scorsi.

TURISMO – La Liguria prova a vincere la partita a braccetto con le regioni vicine. Qui è Chiamparino a spingersi oltre: “Potremmo anche arrivare a un'unica struttura di promozione turistica per tutte e tre le regioni”. Una sola programmazione, insomma, e “iniziative in comune senza limiti di collaborazione”.