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L'inchiesta era un filone di quella della Dda di Reggio Calabria che portò all'arresto di Scajola, accusato di aver favorito la latitanza all'estero di Matacena. A Scajola si contestava, in particolare, un episodio del 15 gennaio 2015, quando un uomo della scorta si recò al confine francese per prendere Chiara Rizzo e portarla fino ad una piazzola della A10 dove era attesa da Scajola, che si trovava a bordo di un'auto della scorta con un altro agente. Ma è stato accertato che il primo agente si era mosso con mezzi propri; mentre Scajola, beneficiando di una scorta di secondo livello, poteva spostarsi con chiunque a bordo. Non a caso, in alcune occasioni portò pure il proprio medico e altre persone con cui doveva urgentemente parlare.
IL COMMENTO
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