
Mentre la Commissione Europea si appresta ad aprire la procedura d'infrazione all'Italia per gli aiuti di stato, i sindacati hanno chiesto un incontro urgente all'azienda.
"Ci vedremo domani alle 10.30 in Confindustria - annuncia Bruno Manganaro della Fiom Cgil - per sapere come Ilva intende garantire la continuità di reddito e capire quale sarà il futuro dello stabilimento di Genova. Lunedì 11, poi, ci sarà lo sciopero con corteo per difendere il reddito e il lavoro che, ora, è seriamente a rischio".
Anche le notizie che arrivano da Bruxelles sono benzina sul fuoco: "E' vero - osserva Manganaro - il governo non ha capito che per salvare Ilva serve grande coraggio e determinazione. E che bisogna, se necessario, sfidare la Commission Europea. L'azienda non può andare ai privati, sarebbe un grande errore, il rischio è che ci siano molti licenziamenti".
Il reddito, infine: "Dal 2016 - spiega il segretario della Fiom Cgil - le buste paga sono decurtate perchè c'è minor copertura dei contratti di solidarietà ma noi abbiamo un accordo di programma che è ancora valido. Bisogna mantenere i livelli salariali".
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