Dopo otto ore di interrogatorio senza sosta restano in carcere i tre libici fermati il 3 gennaio a Genova. A deciderlo è stato il gip Cinzia Perroni al termine della seduta fiume. Per l'accusa sarebbero tutti fiancheggiatori o finanziatori dell'Isis.
Abdel Kader Alkourbi, Muhamad Sibratah Mosa e Mohamed Abdel Amar sono sbarcati da un traghetto proveniente dalla Tunisia. Viaggiavano su auto identiche e prive di documentazione regolare. Sui loro smartphone sono state trovate foto inneggianti all'Isis.
Durante l'interrogatorio, i libici fermati avrebbero dimostrato di essere proprietari delle auto su cui viaggiavano, anche se erano prive di assicurazione. Inoltre avrebbero giustificato una per una le foto da cui si evince un possibile legame alle cellule dell'Isis.
I tre presunti terroristi, quindi, rimarranno in carcere. Per loro era già scattata la custodia cautelare a Marassi. Gli inquirenti hanno considerato fondati i sospetti su di loro fin dalle ore successive al fermo.
cronaca
Terrorismo, restano in carcere i tre libici fermati a Genova dopo 8 ore di interrogatorio
Il pm: "Sono fiancheggiatori o finanziatori dell'Isis"
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