
Cinque punti dalla serie B per l’esattezza. È il momento della rabbia? Sì e no. Affermativo perchè significa che si vive alla giornata, negativo perché se si concedono alibi finisce davvero male. E ce ne vuole a cadere di sotto in questo campionato con Carpi e Frosinone verso i quali va, pensate un po’, il nostro temuto sguardo strabico mentre sono in campo Perin, Viviano e compagni. Il Genoa ha perduto appunto la sua star (finalmente sorridente mentre qui era un’effigie di Buster Keaton), ma con qualche prestito ha tamponato le falle tecniche e la rosa appare omogenea e in grado di salvare la ghirba, almeno in campionato. In fondo il Genoa gioca e lo spogliatoio è ok. Però ora bisogna fare i punti, anche con l’aiuto del pubblico a cominciare dal match con la Lazio. La Sampdoria è in confusione anche dal punto di vista tecnico.
Dopo il derby vinto non sembrava, ma da lì Montella e i suoi non ne hanno piu’ azzeccata una. Certo, smantellare una difesa all’ultimo giorno di mercato e affidarsi a Ranocchia che era fermo da tempo e a Diakite è stato un esercizio pericoloso. È dietro che si balla, davanti anche senza Eder le qualità ci sono e il conforto arriva da lì. A Roma per reagire, un segnale va dato. Costa poco crederci, ma anche se il minimo sindacale sarà conquistato una bella riflessione fuori dai denti bisognerà farla. È ciò che Preziosi e Ferrero sanno dall’esternazioni piu’ o meno pubbliche della tifoseria e non solo da quella oltranzista.
IL COMMENTO
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