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Il sindaco di Genova: "Giornata di chiarezza, ma la questione resta complessa"
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Alla fine è andata bene: il vertice romano su Ilva ha dato le risposte sperate e il sindaco Doria potrà affrontare serenamente il viaggio in California. "Non avevo alcun dubbio che il Governo avrebbe confermato la validità dell'accordo di programma", ha detto al termine dell'incontro. 

Ora via verso la Silicon Valley per pubblicizzare Genova e trovare investitori per il Blue Print. Ma negli ultimi giorni il primo cittadino ha dovuto affrontare la bagarre scatenata da Fiom-Cgil, il sindacato più oltranzista nella vertenza Ilva, che lo aveva accusato di voler abbandonare la città col rischio di tornare in piazza. Del resto, aveva detto Doria, "l'incontro di oggi non sarà decisivo". 

Accordo di programma valido (ma le modalità di applicazione effettiva si dovranno discutere coi nuovi proprietari dopo il 10 febbraio), sbloccati anche i lavori di pubblica utilità e sì al piano permanente. "È stata una giornata di chiarezza - ha detto Doria - L’esame delle manifestazioni di interesse che perverranno entro il 10 febbraio sarà condotto in modo trasparente coinvolgendo i sindacati nazionali e, in questo quadro, si dovrà affrontare anche la situazione specifica di Cornigliano. L’amministrazione continuerà a seguire questo processo con determinazione, nell’ interesse delle prospettive industriali e dell’occupazione nella Città".

Cauta soddisfazione, che pure è arrivata in maniera bipartisan da altri politici e sindacati: "La ricerca della soluzione per Ilva resta molto impegnativa ma mi auguro che la chiarezza odierna contribuisca a unire gli sforzi nella direzione giusta".