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Nel mirino il passato della famiglia del neo segretario dei giovani del partito
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Christian Faenza è il nuovo segretario dei Giovani Democratici della Val di Magra, 26 anni, da tre anni iscritto al PD nel circolo di Grisei Olmo e Falcinello. A dare rilievo a questa notizia apparentemente marginale è “La Casa della legalità”, la Onlus che da tempo, a livello nazionale, attraverso i propri attivisti, approfondisce e analizza le vicende legate alla criminalità organizzata e alle mafie.

Ed è proprio la Casa della Legalità a rivelare che il neo segretario dei giovani PD è il nipote di Antonio Romeo, recentemente assolto in primo grado nel processo “Maglio 3” sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Liguria, ma considerato dagli investigatori della DIA di Genova il “capo locale” della cosca calabrese a Sarzana.

Il nome di Romeo è stato associato alla criminalità organizzata anche dall’associazione “Libera” che pubblicò il dossier “Una storia semplice, perché Sarzana è ‘ndranghetista”, nel quale a più riprese si fa riferimento alla famiglia Romeo e allo stesso Antonio, zio del neoeletto segretario dei giovani del Partito Democratico.

Un altro episodio getta ulteriori ombre sulla vicenda: i famigliari di Romeo, nel marzo del 2015, irruppero ad un incontro pubblico sulle mafie, inveendo contro i relatori, chiedendo di smetterla con le insinuazioni a carico di persone che sono state assolte.

A quell’incontro organizzato per denunciare le infiltrazioni delle cosche a Sarzana e che si svolse in una sala del Comune, non partecipò invece nessuno dei rappresentanti dell’amministrazione, né del pd sarzanese”. Quel giorno, tra i famigliari che protestarono a difesa della famiglia c’era anche Daniele Faenza, fratello del neosegretario dei giovani PD.

Christian Faenza non è mai stato legato ad alcuna indagine sulla presenza della ‘ndrangheta in Liguria. La sua elezione è stata decisa, un po’ all’improvviso, quando tutte le componenti del partito davano per certa la scelta di Davide Pedrazzi, un giovane di Santo Stefano Magra. Poi il cambio di rotta. All’interno del Pd sarzanese un iscritto rivela che l’indicazione è arrivata dal consigliere regionale Yuri Michelucci che avrebbe spinto molto sul nome di Faenza.

L’elezione del segretario, fra l’altro, arriva nei giorni della bufera sull’improvviso boom di tessere nel partito in Val di Magra, sul quale il ministro Orlando ha chiesto di effettuare verifiche puntuali. E, come affermato dal segretario comunale del Pd, Giovanni Destri, il circolo Grisei-Olmo–Falcinello (quello da cui proviene Faenza) è “uno dei più importanti sia territorialmente sia per numero di iscritti”.