cronaca

Dopo il blitz di dieci giorni fa a Nervi
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"Siamo ancora molto arrabbiati per quello che è' successo, non meritavamo di essere trattati così", spiega a Primocanale Marco Cecchelani, delegato Rsu FIOM della Kavo Promedi, l'azienda di Nervi smantellata dalla controllante, una multinazionale tedesca, dalla sera al mattino con lettere di licenziamento inviate il venerdì pomeriggio e l'arrivo dei camion all'alba per portare via le attrezzature.

Un blitz sventato da organizzazioni sindacali e istituzioni. Oggi sciopero per l'intero turno e in mattinata corteo per le strade di Nervi, aspettando il nuovo vertice programmato alle 14 nella sede genovese di Confindustria.

"Non sappiamo cosa potrà accadere oggi - continua ancora Cecchelani -, la situazione è' difficilissima, ci sono sedici famiglie che si ritrovano in mezzo ad una strada e questo è inaccettabile ".

Un lavoratore della Kavo Promedi parla di un "blitz da guerriglia. In un paese democratico come dovrebbe essere il nostro certe cose non sono accettabili. - denuncia il lavoratore - Speriamo di poter trovare una sistemazione, anche in Germania, dove vogliono trasferire l'azienda. Ma la vedo davvero dura".