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Con Empoli e Torino vietato sbagliare approccio
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Il Genoa è di una modestia tecnica preoccupante. Se la squadra non ci mette la carica e l’ardore di quando gioca al Ferraris è persino scontato rimediare sconfitte in trasferta. Fin qui conquistati solo 7 punti in 13 gare. Una vittoria a Bergamo e stop. L’allenatore Gasperini conta poco in questo giro da mal di testa, fa quello che può. Rispetto all’anno scorso mancano Iago Falque, Niang, Perotti e anche Pavoletti che tra squalifiche e infortuni è stato a mezzo servizio.

In più De Maio ed altri non si stanno ripetendo. Non si possono surrogare certe partenze con prestiti di chi non giocava mai come Suso e Cerci, che pure si stanno sbattendo, o di un acquisto come Matavz che come minimo ha bisogno di tempo per essere in una forma presentabile: per il gigante sloveno alternare prestazioni decenti come quella con l’Udinese ad altre imbarazzanti è da mettere in preventivo e chi mastica un briciolo di calcio lo sa.

Il problema è che la società di Preziosi si è presa qualche rischio di troppo nel nome del bilancio presentando nel girone di ritorno questa squadra. In fondo il flop di Pandev e pure quelli di Lazovic (Lestienne in confronto è un fenomeno) e Capel erano gia’ conclamati. E’ vero le ultime tre là in fondo sono messe maluccio, in piu’ mettiamoci che pure Palermo e Udinese e altre non se la passano bene, ma qui il Genoa i punti li deve fare.

Penso che la salvezza sia ampiamente alla portata ma nelle prossime due partite casalinghe con Empoli e Torino occorrerà darsi una mossa. Non è l’ultima spiaggia per carità, ma l’ambiente deve rendersi conto che la scalata la si compie in casa. Insomma Gasperini ha parlato che ora servono delle vittorie. Con un poker si va a 40 e tanti saluti a tutti e in undici match è un traguardo possibile, ma vale ricordare che ad oggi rispetto all’andata il Genoa ha un punto in meno: 9 contro i dieci di un girone fa.

Restare positivi per quello che i rossoblù nella loro storia hanno patito è razionale eppure guai a sbagliare atteggiamento come quello sciorinato col Chievo. Quella roba lì non è accettabile, ma il Gasp saprà trovare di nuovo la formula magica, segnare dei gol con questi qui è un’impresa, per ripartire con cio’ che gli passa il convento.