
"È vergognoso per gli utenti e per i lavoratori che con l'aumento delle tariffe e la riduzione degli stipendi hanno salvato l'azienda dal fallimento, apprendere dai giornali che un'azienda pubblica come Atp, che fornisce un servizio di trasporto essenziale per la mobilità delle persone, il cui azionista di maggioranza è la Città Metropolitana ha venduto il 48% delle sue quote" scrivono Cgil e Filt che denunciano come negli incontri delle scorse settimane, a fronte della richiesta di "un progetto di stabilizzazione e rilancio della mobilità pubblica e del lavoro, per il mantenimento dell'occupazione" hanno sempre ricevuto risposte inadeguate.
Contro la scelta di cedere le quote, che fino ad oggi appartenevano alla società consortile pubblica Smc Esercizio, i sindacati hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per il prossimo 15 marzo. La restante parte delle quote, il 51,64%, resta di proprietà di Città Metropolitana e Amt (insieme a quote minoritarie per Provincia di Spezia e Comuni di Chiavari, Lavagna, Rapallo, S.Margherita e Sestri Levante) che potrebbero far valere la l'opzione per l'acquisto delle quote.
IL COMMENTO
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso
Che brutta quella piazza cerniera che doveva salvare il centro storico