politica

E arrivano le prime frecciate all'altro candidato Di Tullio
2 minuti e 42 secondi di lettura
Non promette poltrone, ma progetti annuncia un tour per i quartieri e riempe la sala anche se in platea ci sono molti dei soliti volti del Pd e anche persone arrivate da fuori. La campagna elettorale di Cristina Battaglia per le primarie del Centrosinistra a Savona in vista della corsa alla poltrona di sindaco è iniziata così ieri sera nella sala Rossa del Comune con lo slogan "Ci sono, ci siamo".

La frecciata verso il suo avversario nella sfida, Livio Di Tullio, arriva senza che l'attuale vicesindaco venga mai nominato ma il riferimento a tratti sembra fin troppo chiaro. "Considero aberrante che il consenso si ottenga promettendo ruoli e posti invece che progetti" dichiara la 42-enne dirigente regionale che ha deciso di intraprendere questo percorso politico.

"Serve un segnale di cambiamento forte nel modo di fare politica. Ho fatto tante cose nella vita soprattutto studiare e lavorare e ne sono fiera. La politica non è un mestiere per pochi e se sempre gli stessi provano a mantenere la loro posizione si allontanano le persone dalla politica e non si premia il merito. Bisogna cambiare le persone il metodo di scelta", sottolinea la candidata.

Già, anche se la scelta del suo nome a Savona sembra essere piovuta dall'alto e non dalla base. La sua squadra di lavoro ancora non è ufficiale, ma se "bisogna cambiare le persone" nelle prime file invece si scorgono i soliti noti.

Oltre ai suoi sponsor politici da Fulvio Briano a Federico Berruti, ecco l'assessore al bilancio Luca Martino, l'ex sindaco Carlo Ruggeri, i consiglieri comunali Federico Larosa, Stefano Demontis, Pierluigi Pesce, Giovanni Maida.E poi una serie di sindaci del savonese da quello di Bergeggi, Roberto Arboscello, fan della prima ora, a quello di Albenga Giorgio Cangiano assieme alla capogruppo locale del Pd Emanuela Guerra, e poi il sindaco di Millesimo Righello e quello di Celle Ligure Zunino.

Cristina Battaglia, dal look informale con cardigan chiaro, jeans e stivaletti, per presentarsi non ha scelto un luogo qualsiasi, ma quel palazzo dove a giugno lei spera di sedersi con la fascia tricolore.

Il sindaco uscente l'ha già indicata come sua erede. Lei parla da sola davanti ad un leggio. Nessuno la introduce.  E arriva il momento dei temi della Savona del futuro.

"Il futuro di Savona - ha raccontato - si muove attraverso il porto il turismo, il welfare, una citta giusta e più vivibile, pronta all'ascolto dei quartieri aprendo un tour nelle varie realtà".

Un tour per farsi conoscere di più visto che lei da Savona manca da parecchio tempo lavorando a Genova in Regione.

In platea non sono tutti suoi fan. Il segretario comunale cittadino del Pd Barbara Pasquali è presente come figura politica pur non avendo mai visto di buon occhio una candidatura imposta dall'alto. Qualcuno parla addirittura di 'infiltrati' venuti a spiare il nemico. Possibile, del resto fa parte delle regole del gioco.

Intanto il consigliere di Onzo Arnaldi si ritira dalla corsa per le primarie e annuncia sostegno alla Battaglia.

Le grandi manovre in vista del 3 aprile sono iniziate. Dopo la paella di Di Tullio ecco il tour della Battaglia. E siamo solo all'inizio.