cronaca

Era stato lui a disporre il trasporto di 5 clandestini dentro casse di legno
1 minuto e 59 secondi di lettura
L’aveva fatta franca numerose volte mettendo a punto un sistema che gli permetteva di lucrare sui migranti senza farsi mai arrestare. Almeno fino ad ora, visto che nelle scorse ore la Polizia di Frontiera di Ventimiglia lo ha assicurato alla giustizia. Protagonista un algerino di 24 anni, A.L., che si trovava a Ventimiglia da oltre un anno ed era finito sotto il monitoraggio della Polizia di Frontiera.

Il 24enne aveva studiato un “modus operandi” che gli aveva permesso più volte di farla franca. Intercettava tra i migranti, soprattutto in stazione, quelli intenzionati a varcare il confine, coi quali prendeva accordi e concordava il prezzo per il “passaggio”, normalmente intorno ai 50/80 euro procapite. Concluso l’affare, si faceva seguire discretamente dal gruppo interessato, in zone lontane dal centro e poco trafficate quali ad esempio le aree di Roverino per poter agevolmente imbarcare gli stranieri senza essere notato.

Una volta raggiunto il luogo stabilito, faceva nascondere gli stranieri nella vegetazione, dove attendevano anche alcune ore prima di salire su un mezzo che puntualmente sopraggiungeva, di preferenza furgoni e TIR. Dopo aver impartito le disposizioni agli stranieri, lui restava nascosto per poi dileguarsi frettolosamente senza essere visto.

Neanche un mese fa era stato individuato in analoga situazione mentre disponeva il trasporto, proprio su un TIR, di 5 clandestini, fatti poi nascondere in grosse casse di legno
. In quell’occasione l’autista, un rumeno di 35 anni, era stato tratto in arresto al confine e gli stranieri fatti scendere già in condizione di sofferenza per mancanza di aria. Di lui. invece non c'era alcuna traccia.

Il soggetto in questione è descritto come particolarmente violento e privo di scrupoli. Una lunga attività di indagine, supportata da pedinamenti e inseguimenti che hanno confermato i suoi contatti con altri passeur e l’esercizio continuo del favoreggiamento, hanno portato a svariate denunce a suo carico e all'emissione di un decreto di espulsione, che aveva però disatteso.

Hanno fatto seguito ulteriori indagini, anche in collaborazione con la Polizia Francese, che hanno portato dapprima a numerose notizie di reato e successivamente hanno indotto la Procura di Imperia a richiederne la misura cautelare (accolta dal gip che ne ha disposto l'arresto). A quel punto sono scattate le ultime ricerche che hanno permesso di individuare il 24enne algerino, di arrestarlo e di condurlo nel carcere di Imperia.