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Respinta la richiesta di cambiare sede per la "pressione mediatica"
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Sarà celebrato a Genova il prossimo 24 maggio il processo d'appello bis Francesco Colucci, questore della città al tempo del G8, condannato a due anni e 8 mesi in primo grado e in appello per falsa testimonianza per le dichiarazioni rilasciante nel processo per i fatti della scuola Diaz.

La condanna era stata annullata con rinvio dalla Cassazione nel novembre del 2014 e il processo era tornato a Genova davanti a una diversa sezione di Corte d'appello il 21 gennaio di quest'anno.

In quell'occasione però l'ex questore, oggi in pensione con il grado di prefetto, aveva presentato istanza di 'rimessione' a altra sede, richiesta che in base al codice può essere presentata in caso di "gravi situazioni locali tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili" che possano pregiudicare "la libera determinazione delle persone".

Secondo l'ex questore, la pressione dei media sarebbe stata "tale da impedire agli organi giudicanti nel loro complesso di essere imparziali forse temendo le urla di "vergogna" come era accaduto ai giudici del tribunale di Genova" che nel processo di primo grado per la Diaz avevano assolto i vertici della polizia.

Il ricorso è finito in Cassazione, che ha rigettato la richiesta del trasferimento, condannando inoltre Colucci al pagamento di un'ammenda di 2 mila euro come conseguenza dell'inammissibilità dell'istanza.
Anche in caso di una nuova condanna il reato è ormai prescritto, ma Colucci potrebbe essere chiamato a risarcire le parti civili del processo.