
Pignone fa riferimento anche alla legge Delrio del 2014: "I piccoli comuni sono serviti a dare una diversa visione del territorio. Con la legge Delrio si formano le condizioni e da gennaio 2015 è stata creata l'attività, che si è scontrata col vizio di non dare supporto economico a tale attività. Abbiamo quindi dovuto ridimensionare le aspettative. La città metropolitana assume una dimensione diversa dalla provincia. La mia prima sfida su acqua e rifiuti è stata dura da affrontare".
Pignone risponde anche ad Antonio Gozzi sulle dichiarazioni rilasciate a Primocanale sul depuratore di Chiavari: "Gozzi può dire quello che vuole. Io ho fatto una valutazione costi-benefici per far comprendere il motivo per cui ho preso una decisione di questo tipo. Quello che dice Gozzi è falso. I documenti dimostrano che l'impianto comprensoriale è quello che costa di meno sia dal punto di vista della manutenzione che della costruzione e costa meno come atto la realizzazione a Chiavari.
E' un impianto di 40 anni quello di Chiavari. Nella valutazione costi-benefici è emerso che dato che comunque dovrà essere modificato era giusto prendere in considerazione questa scelta. L'area di Chiavari interessata è di 7 ettari e il depuratore ne occupa 1. A Chiavari si libererebbe un'area importante. I sindaci hanno votato contro perchè ci sono interessi dettati dai costi-benefici delle prossime elezioni, non da altro".
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