
Che la strada delle plusvalenze sia quella maestra, in una gestione societaria che non vuole o non può permettersi investimenti in proprio, risulta anche dallo spazio assegnato nelle anticipazioni sul bilancio alle voci su centro sportivo e stadio. Ma un capitolo difficile da districare riguarda il pericolo minusvalenze.
Con Soriano destinato a seguire Eder all'Inter, si esaurirà infatti il tesoretto tecnico lasciato dalla precedente proprietà a Ferrero, le cui prime mosse qualificanti sembrano opinabili. Gli innesti più importanti, infatti, hanno a tutt'oggi nel complesso un valore di mercato inferiore a quello pattuito per l'acquisto. Stando al sito transfermarkt, infatti, Luis Muriel pagato 12 milioni ne vale oggi 10, differenza compensata dall'ascesa di Fernando, pagato 8 e oggi valutato 10. Ma Correa – sul cui arrivo a Genova non è stato chiarito il ruolo di un fondo legato al City – pagato 8 vale oggi 6,5, mentre Bonazzoli – controllato dall'Inter mediante diritto di riacquisto – vede scendere, con il prestito al Lanciano in B, la sua quotazione da 4,5 a 3,2 milioni.
Il poker di acquisti più importanti, insomma, vede una svalutazione attorno ai 3 milioni, senza contare che al momento è difficile pensare a qualcuno che in Italia o in Europa offra 10 milioni per Muriel, il nome più suscettibile di ulteriore fluttuazione in alto come in basso. Certo, lo scenario può conoscere evoluzioni impensabili: si pensi a Pedro Pereira, a gennaio dato sul punto di passare al Leicester per 8 milioni e oggi valutato 1,5, mentre la stella della Primavera Ponce potrebbe diventare il nuovo Icardi. Resta per ora l'impressione di una Sampdoria, nell'attuale gestione, molto più brava a vendere che a comprare. Più grande è la scommessa, meno sembra riuscita.
IL COMMENTO
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