Non è ancora il tempo di analisi concrete sui conti della Sampdoria, attività praticabile soltanto dopo una vera e propria approvazione del bilancio, cosa diversa dalle anticipazioni sul “progetto di bilancio”, diffuse dalla società non molte ore dopo le notizie sugli orientamenti Figc in tema di decadenza per condanna penale. Se i documenti ufficiali confermeranno quanto lasciato trapelare da Corte Lambruschini, il bilancio 2015 verrà a chiudersi con un modesto passivo di 1,3 milioni, in cui hanno peso decisivo circa 25 milioni di attivo da cessioni e 8 milioni versati dai Garrone-Mondini secondo non meglio precisati accordi.
Che la strada delle plusvalenze sia quella maestra, in una gestione societaria che non vuole o non può permettersi investimenti in proprio, risulta anche dallo spazio assegnato nelle anticipazioni sul bilancio alle voci su centro sportivo e stadio. Ma un capitolo difficile da districare riguarda il pericolo minusvalenze.
Con Soriano destinato a seguire Eder all'Inter, si esaurirà infatti il tesoretto tecnico lasciato dalla precedente proprietà a Ferrero, le cui prime mosse qualificanti sembrano opinabili. Gli innesti più importanti, infatti, hanno a tutt'oggi nel complesso un valore di mercato inferiore a quello pattuito per l'acquisto. Stando al sito transfermarkt, infatti, Luis Muriel pagato 12 milioni ne vale oggi 10, differenza compensata dall'ascesa di Fernando, pagato 8 e oggi valutato 10. Ma Correa – sul cui arrivo a Genova non è stato chiarito il ruolo di un fondo legato al City – pagato 8 vale oggi 6,5, mentre Bonazzoli – controllato dall'Inter mediante diritto di riacquisto – vede scendere, con il prestito al Lanciano in B, la sua quotazione da 4,5 a 3,2 milioni.
Il poker di acquisti più importanti, insomma, vede una svalutazione attorno ai 3 milioni, senza contare che al momento è difficile pensare a qualcuno che in Italia o in Europa offra 10 milioni per Muriel, il nome più suscettibile di ulteriore fluttuazione in alto come in basso. Certo, lo scenario può conoscere evoluzioni impensabili: si pensi a Pedro Pereira, a gennaio dato sul punto di passare al Leicester per 8 milioni e oggi valutato 1,5, mentre la stella della Primavera Ponce potrebbe diventare il nuovo Icardi. Resta per ora l'impressione di una Sampdoria, nell'attuale gestione, molto più brava a vendere che a comprare. Più grande è la scommessa, meno sembra riuscita.
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Sampdoria, quel tesoretto che non c'è più
Dopo le anticipazioni sul 'progetto di bilancio'
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