
Secondo l'accusa Belsito avrebbe dovuto dichiarare al fisco la cifra di circa sette milioni di euro, sottratti illecitamente alle casse del Carroccio quando era tesoriere. A gennaio, la guardia di finanza aveva ottenuto ed eseguito il sequestro preventivo di beni immobili e quote societarie riconducibili a Belsito.
L'ex tesoriere, però, avrebbe intestato quote del bar Balilla e del locale Sol Levante di Chiavari ad alcuni prestanome (in particolare la madre e un avvocato). Per i suoi difensori, gli avvocati Paolo Scovazzi, Alessandro Vaccaro e Nicola Scodnik, non ci sarebbe stata alcuna appropriazione e nemmeno una intestazione fittizia dei beni.
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