“Change”: cambio. O, se si preferisce, cambiare, passando dal concetto all'azione. Il nome della fondazione che Giovanni Toti inaugura è il frutto di una strategia comunicativa che parte dalla campagna per le regionali, passa per gli hashtag come #ilventoècambiato e arriva alla cena organizzata per sostenere finanziariamente quello che il presidente chiama “modello Liguria”.
E cioè, centrodestra unito dalla Lega ad Alfano, come hanno fatto a Milano candidando di comune accordo Stefano Parisi. Di certo non come a Roma, dove il pasticcio Bertolaso-Meloni rischia di creare un caso Paita a colori invertiti.
Il gran galà ha sede a Palazzo del Principe, dove un tempo risiedevano i grandi uomini della Repubblica genovese. Imprenditori, professionisti, politici e notabili: tutti invitati per sostenere il cambiamento auspicato da Toti che, scrive lui su Facebook, “si riferisce alle passate amministrazioni regionali di altro colore politico”. Quindi “spiace deludere i più maliziosi”, ma non c'entrano nulla “le vicende relative al centro-destra di queste ore”.
La cena prevedeva un'offerta minima di mille euro. L'obiettivo era raggiungere le duecento presenze: a quanto pare di persone se ne sono presentate meno (186 secondo dati ufficiosi), ma sembra che molti abbiano versato la quota senza cenare. Gli invitati, comunque, non hanno problemi di portafogli: da Spinelli a Cosulich, dai Messina ai Grimaldi, da Viziano a Garaventa, la folla di “big” è ben nutrita. Un modo di catturare finanziamenti mutuato dagli Stati Uniti, paese ben lontano dalla logica del finanziamento pubblico ai partiti.
All'evento, però, non soltanto le figure di spicco della società ligure, ma anche tanti volti "sconosciuti" che hanno voluto aderire alla proposta di Toti. "Un aiuto all'economia, soprattutto alle piccole e medie imprese", è una delle richieste che emergono.
Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria - È un appuntamento normalissimo. Si continua a ripetere che il mondo professionale si allontana dalla politica, noi abbiamo trovato un punto di contatto tra loro e la politica. Una fondazione con tutte le persone che ritengono di dover collaborare a costruire un progetto per l'Italia prima e per la Regione poi. Non vedo altri modelli che quello ligure, se non in Lombardia. C'è un centrodestra unito che lavora bene in una maggioranza coesa, mi auguro che accada lo stesso a Parisi a Milano. Bisogna rilanciare questa regione che è ferma e un paese che stenta a decollare. La politica da sola non cambia niente. Cerchiamo di farlo dal punto di vista legislativo e amministrativo. Giustamente sono stati aboliti i finanziamenti ai partiti, è giusto non pesare sulle tasse dei contribuenti. Negli Stati Uniti la politica funziona così da sempre. L'ipocrisia di una politica che non prende soldi pubblici e non si finanzia con eventi come questo apre le porte alla corruzione. Bene un sistema limpido di finanziamento privato. Ilva? Sarà una trattativa lunga e difficile, mi auguro non dolorosa. Paghiamo gli errori del Governo. Siamo al fianco dei lavoratori e dello stabilimento.
Angelo Vaccarezza, capogruppo Forza Italia in Regione Liguria - "È un appuntamento diverso, un modo trasparente di ottenere finanziamenti. Certo, la politica costa. Ma noi preferiamo metterci la faccia. Se avessimo cominciato prima sarebbe stato meglio. Il modello ligure è quello vincente. Toti ha saputo mettere insieme il centrodestra".
Davide Viziano, imprenditore - "I trasformisti? Non possono mancare. A Genova c'è sempre stato un riflusso, siamo sempre gli stessi. Il modello ligure è sempre vincente, anche per il centrosinistra. Bisogna aggregare il consenso superando la corsa alle poltrone. Il centrodestra qui ha saputo mettere insieme persone che hanno vinto insieme"
Marco Scajola, assessore regionale all'urbanistica - "È un'iniziativa lodevole del presidente. Siamo con lui. E sono forme per finanziare l'attività politica, non c'è nulla di male"
Ilaria Cavo, assessore regionale alla comunicazione - "Vogliamo dare un segnale di cambiamento che è in corso. È importante notare il numero delle adesioni. Le persone che sono qui credono in questo progetto, l'hanno già avvertito il cambiamento. Ne hanno bisogno le aziende e tutto il tessuto di questa regione"
Giacomo Giampedrone, assessore regionale alla protezione civile - "Il vento è cambiato? Sì, ma anche 'arancio porta bene'. Di questa maggioranza sono vicino al presidente ma anche senza partito. La Fondazione rappresenta il mondo sociale e imprenditoriale vicino al centro destra. La politica costa, è positivo raccogliere finanziamenti"
Sandro Biasotti (Forza Italia) - "Un modo nuovo di fare politica? L'abbiamo già sperimentato con Giovanni Toti, ha dato frutti meravigliosi. Cercheremo di esportarlo in altre regioni. L'autorità portuale? Certo che ci penso"
L'imprenditore Aldo Spinelli ha rilasciato una sola dichiarazione: "Mi ha invitato il presidente". Più tardi, verso le 21, è arrivato anche Giovanni Calabrò: "Sono qui per Giovanni, mio amico", ha detto riferendosi a Toti.
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Fondazione Change, il centrodestra a cena per autofinanziarsi
"Un sistema limpido per ottenere fondi, negli Usa è normale"
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