"È dal 2009 che affrontiamo periodi di cassa integrazione, siamo sottopagati, lavoriamo in condizioni pietose - si sfogano i lavoratori in presidio da tutta la giornata davanti a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova - ora ci minacciano di 'saltare la minestra' se non firmiamo questi contratti inaccettabili". Si tratta delle condizioni peggiorative imposte dall'azienda subentrante: come spiega Livio Gastaldo di Filcams-Cgil, "ci hanno imposto tagli lineari del 20% sulle ore lavorate e sulla retribuzione". Si parla di 5,40 € all'ora, forse anche meno.
"Non ci ascolta nessuno, ma questa logica al massimo ribasso deve finire", accusano i sindacati puntando il dito contro il Comune di Genova e l'azienda. La protesta, approdata a Palazzo Tursi, ha ricevuto l'appoggio di Gianni Pastorino, consigliere di Rete a Sinistra: "Inseguendo la logica del massimo ribasso, già sconfessata dagli ultimi provvedimenti nazionali, questo appalto mette seriamente a rischio la qualità del servizio. Dobbiamo essere onesti con i cittadini, dire chiaro e tondo che sarà pregiudicata l’igiene del parco mezzi AMT, oltre a tutto il resto. Quindi non lamentiamoci se poi troveremo autobus che fanno schifo".
La trattativa al Matitone è ancora in corso. Se non si giungerà a un accordo, assicurano, "creeremo pesanti disagi". Insomma, c'è il rischio che la bolla scoppi e che si ripercuota seriamente sul trasporto pubblico locale.
pagati.
IL COMMENTO
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