
"Non toglieteci docenti preparati" e "Ogni grande artista ha un grande maestro" hanno scritto i ragazzi sugli striscioni esposti mentre i loro compagni, circa 200, per tutta la mattina hanno suonato e ballato in piazza De Ferrari. La protesta è nata spontanea grazie al passa parola tra gli studenti di tutta Italia: "Ci siamo sentiti in queste settimane tra studenti di diverse scuole italiane - raccontano i ragazzi - e ci siamo organizzati per difendere il valore formativo delle nostra scuole".
"Volevamo far vedere cosa cosa abbiamo imparato fino ad oggi e come per noi sia importante mantenere la continuità didattica con i nostri insegnanti di strumento - racconta Moreno Lombardo della terza M del liceo musicale Pertini - che invece dal prossimo anno non ci saranno più perché non possono accedere al concorso". Una situazione simile viene denunciata dagli studenti dei licei coreutici: "Da noi - spiega Anna Michelis, terza A del liceo Gobetti - la storia della danza per la quale fino a oggi avevano un insegnante specifico sarà insegnata dal docente di tecnica della danza e sopratutto non avremo più l'accompagnamento del pianoforte per le ore di danza classica e danza contemporanea, che in questi anni ha fatto si che molti ragazzi scegliessero questo tipo di liceo".
IL COMMENTO
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