cronaca

Il ringraziamento di Anslemi durante la Messa del Crisma in San Lorenzo
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“Come non pensare alla tragedia accaduta in Spagna, alle giovani vittime, alla giovane Francesca della nostra Città?”. Un giorno dopo il lutto cittadino nei funerali di Francesca Bonello, il cardinale Bagnasco ha ricordato ancora l’incidente in Spagna dove sono morti tredici ragazzi in Erasmus, sette italiani.

L’appuntamento nella cattedrale di San Lorenzo era duplice: non solo la Messa del Crisma del Giovedì Santo, ma anche i 50 anni di sacerdozio dell’arcivescovo di Genova e Presidente della Cei. “Per lei preghiamo, e ai suoi genitori, agli amici, segnati da un immenso dolore, diciamo la nostra vicinanza sincera e discreta”, ha ripetuto Bagnasco durante l’omelia parlando di Francesca Bonello.

Poi il pensiero corre a Bruxelles e al terrorismo: “Ricordiamo i fatti barbari e assurdi di Bruxelles: continua, lucida e beffarda, la linea del terrore sanguinoso. Mentre preghiamo per i morti e i feriti, speriamo che l'Europa, anzi l'Occidente, ripensi alla strada che ha preso negando lo spirito, coltivando allegramente la cultura del nulla di ideali e di valori morali, rinnegando il grembo cristiano che l'ha generata il porporato”.

Durante la messa era presente anche il vescovo ausiliario Nicolò Anselmi, che ha presieduto le esequie di Francesca: “Un ringraziamento per la disponibilità che ha sempre manifestato ad accettare ogni incarico, anche quelli che lo obbligavano, e che continuano ad obbligarlo, ad una vita faticosa, frantumata e che trova unità solo nella volontà di Dio. È evidente che il Signore la ama molto – ha continuato rivolgendosi a Bagnasco – perché le ha chiesto e le sta chiedendo molto, e che lo Spirito Santo le sta donando delle grazie particolari per sopportare carichi fisici, emotivi, intellettuali, mediatici fuori dal comune”.

Il sacerdote è il tappeto di Dio: è dura a volte essere un tappeto ma è una grande grazia perché chi passa può essere delicato, rude distratto o inconsapevole, l'importante è che chi passa possa andare verso Dio anche se qualche volta fa un po' male a noi”, ha osservato ancora il cardinale durante l’omelia.