cronaca

I sindacati: "I soci esercitino il diritto di prelazione sulle azioni in vendita"
1 minuto e 41 secondi di lettura
I lavoratori Atp non fermano la loro protesta contro la privatizzazione. Martedì 19 aprile sarà sciopero per 24 ore, ma intanto davanti a Palazzo Tursi c'è il presidio coi sindacati riuniti per chiedere ai sindaci della Città metropolitana di esercitare il diritto di prelazione sulle azioni messe in vendita

È stata aperta dai sindacati una vertenza contro la privatizzazione di Atp e Tpl Savona. Nel dettaglio è stata attuata una raccolta firme, la politica nazionale è stata messa a conoscenza della problematica ed è stata chiesta una chiara indicazione sulla privatizzazione entro il 13 aprile da parte di tutti i soggetti titolati senza attendere la scadenza del diritto di prelazione, il 23 aprile. 

"Cerchiamo di sensibilizzare politica a lasciare pubblica l'azienda. Non possiamo credere che si faccia fatica a trovare 700 mila euro. Le azioni di Smc verrebbero svendute al costo di un caffè mentre i lavoratori hanno sempre sostenuto l'azienda coi propri sacrifici", dice Mauro Nolaschi (Faisa Cisal). 

Il timore dei sindacati è che l'ingresso in Atp di Autoguidovie Italiane (riconducibile a Busitalia) conduca a una vera e propria privatizzazione. "Ci sono servizi sociali che vanno garantiti. Il rischio è che si proceda a tagli e aumento dei biglietti, lo scopo di un privato è realizzare un profitto", continua Nolaschi. 

"Tutti hanno fatto grandi sacrifici, l'unica che non ha rinunciato a una lira è Smc, che ora mette in vendita le azioni. I cittadini hanno diritto alla mobilità. I sindaci valutino molto bene", ammonisce Antonio Cannavacciuolo di Uil-Trasporti. Ricorda ancora Luca Lagomarsino (Ugl): "Queste azioni vengono date senza fare una gara, che invece sarebbe obbligatoria per legge. Se vanno avanti, agiremo per tutte vie legali disponibili per fermare questa regalia di Atp".

Nel frattempo continua la battaglia per il cosiddetto 'fondino' regionale, che consentirebbe di procedere ai prepensionamenti con nuove assunzioni, in modo da risanare le aziende di trasporto pubblico. E sullo sfondo ci sono sempre i bus promessi dalla scorsa giunta regionale.