C'è il giovane Olinga al centro della diatriba Sampdoria-Eto'o spiegata nel corso della conferenza stampa all'hotel Melia di Milano. Insieme al giocatore camerunense, alla Samp per pochi mesi nel 2015, c'erano il manager e il legale, che hanno ricostruito la vicenda e spiegato le prossime azioni.
Di mezzo ci sono i soldi, ma Eto'o ne fa una questione di principio. Anche perché l'avvocato ha rifiutato di quantificare le cifre in discussione. Quando Eto'o arriva alla Sampdoria, Ferrero gli chiede di segnalare il miglior giocatore camerunense. Subito viene fatto il nome di Olinga, ed Eto'o, secondo quando riportato dal suo agente, avrebbe rinunciato a una parte di stipendio per permettere l'ingaggio del 19enne.
Di qui si apre una serie di "maltrattamenti", come dice lo stesso Olinga in un video che è stato proiettato in sala, finché il giocatore non viene ceduto il Mouscron dopo un estate in cui gli viene negata anche la possibilità di allenarsi. Eto'o contesta alla società il mancato rispetto degli impegni presi e, in particolare, la mancata resitituzione della cifra da lui stesso anticipata "in completa buona fede" al momento del passaggio alla Antalyaspor (serie B turca).
Dall'intera vicenda si aprono due sbocchi giudiziari: intanto c'è un esposto Fifa dell'Apollon, squadra cipriota in cui militava Olinga, nei confronti della Sampdoria per il danno economico subito. E poi una causa, al momento percorrendo le vie della giustizia sportiva, nei confronti della Sampdoria. Eto'o ha parlato di buoni ricordi dell'esperienza in blucerchiato e ha lanciato al presidente un monito: "Ferrero faccia le cose giuste coi fatti".
LA CRONACA DELLA CONFERENZA
Alle 15.10 Eto'o è arrivato e si è seduto insieme insieme al suo legale e il suo manager, che ha preso la parola per primo: "Questa conferenza si doveva già svolgere qualche mese fa. Faccio un riepilogo della vicenda: il 27 gennaio 2015 il calciatore firma un contratto fino al 2020, con trasferimento gratuito e indennizzo all'Everton di 100 mila euro se la Sampdoria si qualifica per le coppe europee"
"Ferrero gli chiede due cose: fare un film sulla sua carriera e portare dal Camerun il giocatore più bravo. E Samuel gli fa subito il nome di Olinga, un 19enne, con cui aveva già giocato in nazionale. La Sampdoria invita il giocatore per fare uno stage, dopo due giorni convince tutti, inizia la trattativa coi ciprioti dell'Apollon che detenevano il cartellino e in pochi giorni si conclude".
"Sulla cifra richiesta, la Sampdoria è in difficoltà e chiede aiuto a Eto'o. Lui fa un gesto da gran galantuomo, rinuncia in parte al suo stipendio per riuscire a tesserare il calciatore. Lo fa in buona fede per i buoni rapporti con l'avvocato Romei. Il giocatore viene mandato in Romania perché la Samp non aveva il posto libero da extracomunitario, ma rimane fermo quattro mesi per vari problemi di tesseramento, non percepisce lo stipendio. La Sampdoria firma un documento in cui promette il rimborso degli stipendi non pagati".
"A maggio il giocatore fa i test a Bogliasco e viene mandato in vacanza durante il ritiro della squadra. Torna a casa in attesa della chiamata. Nel frattempo, a giugno il signor Eto'o accetta un'offerta che arriva dalla Turchia. Mancavano certe cifre che il giocatore doveva ricevere dalla Sampdoria. Samuel e il suo entourage decidono di rinunciare, come concordato a gennaio. Olinga non viene convocato al ritiro e rimane un mese e mezzo senza allenamento".
"A metà luglio, su richieste nostre, si allena dieci giorni a parte a Pinzolo. Lui ci chiama perché non sa cosa sta succedendo. Poi la squadra parte, il giocatore viene abbandonato a Pinzolo senza spiegazioni e la società ci dice che non lo vuole più. Siamo costretti allora a mandare un autista per venirlo a prendere. Nel frattempo Romei ci assicura che stanno facendo il massimo per liberare il posto da extracomunitario e poter tesserare il calciatore".
"In un e-mail dell'11 agosto Romei scrive: 'Noi della Sampdoria faremo tutto il possibile per trovare una soluzione. Attualmente non abbiamo il posto da extracomunitario". Poi riceviamo un'altra mail: "La Sampdoria non intende venir meno ai propri impegni ma chiede tempo per liberare il posto e trovare una soluzione per il pagamento". La società cerca di rinegoziare tutte le cifre già concordate da tutte le parti, ovviamente rifiutiamo".
"Arriviamo al 31 agosto. Il giocatore, senza allenamento, viene trasferito al Mouscron in Belgio. Ci dicono che troveranno una situazione, ma questo non avviene mai. Ci sono state promesse mai mantenute. Le cifre a cui Eto'o aveva rinunciato non vengono ridate, anche se lui voleva aiutare il club. Invece si sente preso in giro dalla società. A ottobre il presidente ha chiesto tempo e noi gliene abbiamo dato. Nelle ultime settimane ha provato ancora a rinegoziare le cifre".
"Siamo arrivati a un punto in cui abbiamo detto basta. Sia Olinga sia il giocatore avranno avvocati per fare luce su tutto ciò che è successo". Viene poi mostrato un video in cui Olinga spiega di essere stato maltrattato dalla Sampdoria, confermando la versione esposta dall'avvocato di Eto'o.
Prende quindi la parola Eto'o: "Sono sempre stato un galantuomo, e la galanteria non ha prezzo. Non voglio dilungarmi. Chiedo solo al presidente Massimo Ferrero al suo avvocato Romei, cui ho dato molta fiducia, di fare il giusto, quel che è giusto che facciano. Spero che i bei messaggi vengano dimostrati coi fatti. Ho sempre creduto al presidente e credo ancora al presidente. Spero che queste cosa non accadano mai più nel calcio".
Ma di che cifre si parla? Risponde il legale: "Non sono importanti le cifre, sono le modalità che preoccupano". In pratica è silenzio sugli importi contestati. "Come ci muoveremo? Come prima valutazione, consideriamo la giustizia sportiva. Non posso nascondere che, anche se i tempi si sono protratti, mi auguro si possa raggiungere ancora un accordo.
"Questa situazione ha danneggiato anche l'Apollon, che ha fatto un esposto alla Fifa. Alcuni oneri non sono stati rispettati dalla Sampdoria. Penso che gli addebiti siano addirittura superiori", ha aggiunto il legale.
Continua Eto'o: "A Bogliasco avevo trovato un bell'ambiente, discreto, dove potevo fare le mie cose. Ero contento. Perché Olinga non ha giocato? Sono valutazioni tecniche, a volte gioca chi ha meno qualità", ha detto dopo aver parlato di un rapporto ancora in corso col presidente Ferrero, "il presidente più simpatico che abbia avuto, ma Moratti è stato un padre per me e per tutti, un vero uomo".
"Sarei rimasto alla Sampdoria, non è vero che volevo andarmene io. Ero molto contento di giocare alla Sampdoria, in quel magnifico stadio, ma questa illusione è andata via giorno dopo giorno. Volevo fare altre cose con la Sampdoria. Ma ho un ricordo molto positivo. Mihajlovic? Ha solo fatto il suo lavoro, è uno degli allenatori più bravi in circolazione, ho sempre rispettato le sue scelte".
L'ANTEFATTO - “C'è una situazione scomoda tra me e il club. Farò una conferenza stampa che potrà risultare sgradevole per i tifosi doriani, ma che in realtà è doverosa. Io vorrei che fosse chiaro che sono stato sempre un galantuomo con la Samp, così come sono stato trattato da tale, il punto è che ora c’è una grave inadempienza visto che sono nove mesi che aspetto e ho perso la pazienza”, aveva detto il giocatore
Le speculazioni si erano concentrate su due aspetti: la buonuscita in occasione del passaggio all'Antalyaspor, squadra militante nella serie B turca, e forse la mancata valorizzazione del giovane connazionale Olinga, transitato dalla Samp e finito subito ai belgi del Mouscron. Difficile, in ogni caso, pensare a un bluff da parte di un giocatore di indiscusso prestigio, ex Barcellona, Chelsea e Inter.
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Sampdoria, Eto'o attacca il patron: "Ferrero faccia le cose giuste coi fatti"
Esposto Fifa dell'Apollon contro la Samp
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