Pelagos, il santuario dei mammiferi marini del Mediterraneo compreso tra Italia, Francia e Principato di Monaco, ha ora una sede definitiva. I locali sono stati messi a disposizione dalla Regione Liguria in un luogo prestigioso: il cinquecentesco Palazzo Ducale. Vi si insedierà un piccolo team di persone sotto la guida del segretario permanente, il francese Philippe Robert. Il comitato scientifico, guidato dal monegasco Patrick Van Klaveren, opererà invece a Monaco. E' stata una scelta condivisa dai tre Paesi firmatari quella di insediare a Genova la base dell'accordo Pelagos. Una scelta sostenuta dal ministero dell' ambiente che ha messo a disposizione del segretariato i finanziamenti necessari, 150 mila euro, nell' ambito dei sostegni per la riqualificazione ambientale nel tratto di mare e di costa maggiormente colpiti dal disastro della petroliera Haven esplosa l'11 aprile 1991. "E' l'impegno nuovo del governo a sostegno non solo del santuario dei cetacei ma della politica nuova sul Mediterraneo" ha commentato il ministro dell' ambiente Alfonso Pecoraro Scanio venuto a Genova per la cerimonia di inaugurazione. Un segnale importante che coincide, come ha sottolineato, con l' anno del delfino proclamato dalla convenzione di Bonn. Il ministro ha annunciato che contatti sono in corso per un secondo santuario, tra Italia, Tunisia e Malta. "Tra la Sicilia e la Tunisia un tratto di mare di 150 chilometri - ha affermato Pecoraro Scanio - vi è un grandissimo passaggio di cetacei ma anche di petroliere, circa 300 al giorno. Tutto il Mediterraneo é del resto un mare delicato: rappresenta lo 0,8% delle superfici di mare del pianeta ma vi transita il 30% del trasporto marittimo. E' un mare preziosissimo non solo per la biodiversità, ma per tanti altri aspetti quali le civiltà, i siti archeologici, le tradizioni e l' enogastronomia. Abbiamo il dovere di fare delle scelte". Dalla sede di Pelagos in Liguria si attendono quindi segnali concreti per fermare la strage delle balene uccise da collisioni con traghetti e mercantili. Non più tardi di una decina di giorni fa, infatti, l' istituto Tethys, con sede a Milano e base logistica di studio delle balene a Sanremo, aveva lanciato un appello ad una migliore regolamentazione del traffico via mare. Secondo Tethys, la maggior parte delle collisioni avviene proprio all' interno di Pelagos, dove più alta è la concentrazione della balenottera comune. Il Santuario dei Cetacei, 96 mila chilometri tra Monaco, la Corsica e l'arcipelago Toscano, rappresenta d'altra parte, come ha sottolineato anche il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, un elemento di forte traino per il turismo grazie all'attività di whalewatching, di osservazione, da parte di un crescente numero di appassionati del mare. "Un'attività - ha detto - che può rappresentare una grande opportunità di sviluppo per le popolazioni locali e contribuire all'educazione del grande pubblico verso gli animali marini che vivono nell'area protetta e le biodiversità esistenti". (Ansa)
Cronaca
A GENOVA LA SEDE DEL SANTUARIO DEI CETACEI
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