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I dem punterebbero su Barcella, ex della giunta Basso
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È caos totale a Diano Marina in vista delle elezioni del prossimo 5 giugno. L'indiscrezione delle ultime ore vorrebbe un ritiro della candidatura a sindaco di Davide Damonte da parte del Pd. Voci insistenti parlano infatti di un possibile passo indietro del trentenne dem a favore di Luisa Barcella. Il nome dell'ex assessore di Diano Marina rappresenterebbe il sigillo dell'accordo tra il Partito Democratico e i fuoriusciti dal centrodestra, a partire dall'ex sindaco Angelo Basso. Conferme ufficiali (ovviamente) non ce ne sono, ma l'accordo avrebbe anche l'appoggio dell'ex ministro Claudio Scajola. Molto dipenderà comunque dalla disponibilità della stessa Barcella, che - sempre secondo indiscrezioni - potrebbe rinunciare per motivi familiari.

Intanto Rete a Sinistra, che continua a sperare in una lista unitaria anti-Chiappori, prende in parte le distanze dalla autocandidatura dell'ex giornalista Loredana Grita e annuncia a Primocanale, attraverso le parole del segretario Pietro Luigi Zuccolo, la possibilità di correre da soli, con lo stesso Zuccolo candidato sindaco. Resta da capire se si tratti di una semplice provocazione per scompaginare le carte in tavola o di un'intenzione reale di rompere con i possibili alleati.

Il caos travolge anche il Movimento 5 Stelle. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, alcuni nomi presentati nella lista del candidato sindaco in pectore Simone Borgarello sarebbero stati 'cassati' dai vertici nazionali del Movimento. Una situazione che sconvolge i piani dei Cinque Stelle, che ricominceranno gli incontri per trovare i possibili sostituti e completare (di nuovo) la rosa di nomi.

In tutto questo l'unico che può ritenersi al riparo dalla tempesta è il sindaco uscente Giacomo Chiappori, che a Primocanale si sbilancia in un pronostico in vista delle elezioni: “Credo che i cittadini ci avrebbero premiato comunque, ma l'alleanza con tutti i partiti del centrodestra ci dà nuovo vigore. Invece di vincere con il 48,7% vinceremo con il 70%”.

Insomma, Chiappori non si nasconde mentre i suoi avversari sono ancora in una fase di impasse. La sensazione è che lo stallo terminerà soltanto il 5 maggio, giorno della presentazione ufficiale delle liste. Fino a quel momento, tutto (e il contrario di tutto) è possible.