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Documento condiviso da destra a sinistra, c'è anche Vergassola
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Un appello bipartisan per votare SI al referendum sulle 'trivelle' arriva dal Consiglio regionale della Liguria. Il documento è stato sottoscritto anche da personaggi del mondo dello spettacolo, fra cui Dario Vergassola, della cultura e da altri amministratori locali.

Tra i consiglieri firmatari, Gianni Pastorino (Rete a sinistra), Andrea Costa (Ncd), Stefania Pucciarelli (Lega Nord), Matteo Rosso (Fratelli d'Italia), Alice Salvatore (Movimento 5 Stelle) e Angelo Vaccarezza (Forza Italia). Un appello per votare lo stop alle trivelle, ma soprattutto per andare a votare. 

"Votare sì in questa consultazione – dichiara Gianni Pastorino – ha un duplice scopo: prima di tutto tutelare il mare. in secondo luogo il successo del referendum rafforzerà un nuovo indirizzo nella politica energetica, che abbandoni lo sfruttamento dei combustibili fossili per orientarsi decisamente verso lo sfruttamento delle fonti rinnovabili".

Gabriele Pisani aggiunge: "Il 17 aprile si decide il futuro energetico del Paese. Dobbiamo scegliere se continuare sulla strada delle risorse rinnovabili, della tutela della salute e dell'ambiente, della difesa dell'unico settore che potrebbe dare posti di lavoro anche in futuro, oppure fare un passo indietro di almeno 50 anni continuando a puntare sulle energie fossili".

"Attualmente, grazie alla modifica della Legge di Stabilità – spiega Angelo Vaccarezza - le concessioni durano fino all’esaurimento delle risorse; sarebbe come se che i gestori degli stabilimenti balneari mantenessero la concessione demaniale fino a quando ci sono il mare e il sole. Invece, in Italia, gli stabilimenti balneari devono rispettare la direttiva Bolkestein, mentre le multinazionali no".

Anche Stefania Pucciarelli invita a votare a favore: "Credo che sia giusto – spiega – per difendere il nostro mare da uno sfruttamento che, rispetto ai danni ambientali che produce, non ha nemmeno un importante ritorno economico per le casse dello Stato, perché buona parte dei ricavi restano alle compagnie che estraggono il combustibile".