cronaca

"Ha invitato Iplom ai tavoli e non i cittadini, ora non ci muoviamo"
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È sempre alta la tensione a Borzoli e Fegino mentre continuano le bonifiche col cuore in gola per l'arrivo della pioggia nel fine settimana, che potrebbe portare il petrolio fino al mare. C'è un'intera comunità in piazza sul piede di guerra, esasperata da quello che non è solo un disastroso incidente, ma piuttosto l'ennesima goccia, più pesante delle altre, in un mare di disagi quotidiani. 

"Il sindaco ci ha invitato lunedì a una riunione privata. Ma noi non ci andiamo. Lui è il nostro rappresentante, deve venire qui tra la gente a vedere la situazione. Noi non siamo al suo servizio, è lui al nostro servizio", attacca Marta Parodi, una delle cittadine più battagliere a Fegino, che si era già sfogata a Primocanale in lacrime durante l'incontro in Regione subito dopo gli sversamenti. 

E ancora: "Il sindaco ha fatto dei tavoli con le istituzioni chiamando la Iplom e senza invitare noi cittadini. Cosa si dicono a questi tavoli? Perché non invita anche i cittadini? Noi non andiamo da nessuna parte", continua Marta, con un misto di magone, rabbia e preoccupazione. "Gli abitanti di Fegino sono sempre stati combattenti e legati al territorio. Pattugliamo sempre la zona, siamo pronti a chiamare le autorità. Ieri abbiamo visto operai che picconavano intorno all'area sequestrata, abbiamo chiamato le forze dell'ordine che li hanno allontanati".