cronaca

L'accusa alla ditta che opera per conto di Iplom
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Mentre si cerca di gestire l'emergenza ambientale alla foce del Polcevera, gli abitanti di Fegino denunciano: "Anziché asportare il greggio dal fiume, lo hanno coperto con la terra. Ora c'è il rischio che si riversi di nuovo a valle". 

L'accusa è rivolta alla ditta che ha eseguito i lavori per conto di Iplom, proprietaria dell'oleodotto da cui è fuoriuscito il greggio e responsabile delle bonifiche. L'azienda, in un comunicato lanciato venerdì, aveva annunciato che il 90% del petrolio era stato rimosso dagli alvei interessati, così come richiesto dalle istituzioni locali durante gli incontri in Prefettura. 

Nella serata di venerdì, gli abitanti di Fegino si erano lamentati nel corso di Liguria Ancheu: "Non hanno pulito nulla, solo mosso un po' di terra". Occhi puntati anche sui rii Pianego e Fegino, perché una tracimazione del greggio residuo aggraverebbe la situazione del Polcevera, soprattutto dopo l'incidente avvenuto in mattinata con la rottura di due delle dighe di ghiaia innalzate per contenere l'acqua inquinata.