cronaca

Corsi gratis di lingua e cultura italiana per immigrati in via Stennio
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Non solo una sede, ma una casa e una prospettiva: quella di costruire reti di umanità nelle periferie, per non lasciarle in balia della disumanizzazione e della violenza. Nell'anno in cui la Comunità di Sant'Egidio festeggia quarant'anni di presenza a Genova, l'inaugurazione dei locali in cui il movimento organizza le sue attività nel quartiere di Sampierdarena sono l'occasione per una riflessione su questo quartiere pieno di domande e di potenzialità.

Nel pomeriggio di giovedì 28 aprile alla presenza del vescovo ausiliare, mons. Nicolò Anselmi, Sant'Egidio ha inaugurato la sua sede in via Stennio. In queste stanze si terranno i corsi gratuiti di lingua e cultura italiana per gli immigrati e i richiedenti asilo del Ponente Genovese e ci saranno le distribuzioni di cibo e vestiti del Centro "Genti di Pace".

"Questa parte della città ha bisogno di chi si impegni in modo gratuito e volontario per ricucire il tessuto lacerato della nostra società" spiega il responsabile Rinaldo Montarsolo. "Occorre aiutare chi è in difficoltà, ma anche fare integrazione, far incontrare, tirare fuori le energie migliori della gente. Penso agli immigrati e rifugiati che imparano l'italiano in questi locali: tanti di loro si stanno impegnando in modo attivo per dare un contributo di umanità e civiltà, andando nelle scuole ad incontrare i giovani italiani, raccontando i viaggi della speranza, ma anche andando regolarmente in istituto a far compagnia agli anziani italiani. Una città migliore parte anche da qui".