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Il capogruppo dei grillini a Tursi va all'attacco dopo il voto in extremis che ha salvato Doria
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Giocate con noi: prendete la Sala Rossa a Palazzo Tursi, fate finta che sia un campo di calcio, immaginate che nell’area di rigore ci sia il traffico all’ora di punta e davanti alla linea del portiere c’è una fila di giocatori che spazza via il pallone.

Beh, sembra la fotografia della Grande Paura andata in scena dalle parti di via Garibaldi. Alziamo le barricate, giriamo la ruota (però prima prendiamo il  pallottoliere) e speriamo di salvarci pure stavolta perché si rischia la scivolata che ti mette definitivamente ko. Si tramandi pure ai posteri l’ultimo consiglio comunale di Genova, ma la storia(ccia) di ieri diventerà di moda, anche domani e dopo domani. Perché se la Giunta Doria si è salvata in extremis, quello che succederà tra una manciata di giorni lo dice chiaramente Paolo Putti, capogruppo del M5S a Tursi, che ci mette la faccia anche stavolta e dipinge un’immagine dall’animo bucolico.


“Più che la lenta agonia del Consiglio Comunale che è un elemento da non sottovalutare, sono più preoccupato da quello che accadrà prima di ogni Consiglio: andremo ad assistere ad un mercato delle vacche, come quello dei contadini, con la ricerca dei voti per far passare le pratiche concedendo questo o quello. Il risultato? Il sindaco avrà una maggioranza sempre più larga e sempre più distante dai cittadini”.  Sintetico ed efficace, scene da un film già visto,  qualcuno direbbe della ‘vecchia politica’ . Aspettando la prossima partita da giocare. Tutta la squadra rigorosamente sulla linea bianca del portiere per difendersi. Sempre che il pallottoliere la prossima volta non faccia scherzi