Circa l'88% dei cittadini di Ventimiglia non utilizza i mezzi pubblici per recarsi sul posto di lavoro. A dirlo sono i risultati della Rilevazione sul trasporto locale nella città di confine, presentati nelle scorse ore dall'assessore al Bilancio Franco Faraldi e dal sindaco Enrico Ioculano. Un dato sui cui riflettere e che, combinato con altri emersi nello studio, porta il Comune di Ventimiglia a lanciare un messaggio chiaro alla Riviera trasporti.
"Noi contribuiamo al servizio di trasporto pubblico in maniera importante", afferma l'assessore Farladi, che spiega come ogni anno Ventimiglia versi 350 mila euro nelle casse della Rt. "Rappresentando una città di confine, abbiamo un problema di trasporto verso Ponente, piuttosto che verso Levante. Una parte importante dei cittadini di Ventimiglia, circa il 25%, va a lavorare in Francia, ma il servizio di trasporto pubblico su gomma verso la Francia non esiste. Credo sia rimasta soltanto una corsa che arriva fino a Ponte San Ludovico", ricorda l'assessore.
Va detto che la rilevazione non ha valore statistico, in quanto non è stata realizzata sulla base di un campione rappresentativo ma distribuendo il questionario nelle scuole e tra i lavoratori del Comune. Il numero degli intervistati - circa il 10% della popolazione presunta in età lavorativa a Ventimiglia - fa comunque sì che possano essere tratti degli spunti di riflessione sugli interventi da perseguire.
È di questo avviso anche il sindaco Enrico Ioculano, che spiega: "Si tratta di fare una riflessione su che tipo di implementazione proporre sul trasporto pubblico. Questo anche per decongestionare, in percentuali più o meno varie, il centro cittadino. Qualche spunto ci è arrivato, adesso vedremo in che termini presentare questa proposta alla Rt", conclude il primo cittadino.
Ma quali sono i cambiamenti che il Comune potrebbe chiedere a Rt? La sensazione è che possa essere richiesto un riequilibrio delle corse, sia di quelle di linea che di quelle urbane. Alla presentazione della rilevazione mancavano ancora i dati sulle frazioni con più traffico veicolare. Una volta ottenuti quei dati verrà chiesto di potenziare i percorsi con più potenziali passeggeri.
Sulla costa, a fronte di una scarsa percentuale di cittadini che si reca in altri comuni per lavorare (circa il 12%) e di un'importante presenza invece di transfrontalieri, si chiederà l'istituzione di un pullman diretto in Francia. Pullman che potrebbe partire dalla stazione di Ventimiglia e arrivare a quella di Mentone, magari anche con la collaborazione delle aziende di trasporto pubblico d'Oltralpe.
Le soluzioni al vaglio sono comunque molteplici, così come tanti sono i problemi emersi. Il dossier è pronto, adesso bisognerà vedere quando e come verrà presentato alla Riviera trasporti.
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Ventimiglia, dossier del Comune per Rt: "Paghiamo troppo per il servizio offerto"
L'88% dei ventimigliesi non usa i mezzi pubblici per andare a lavoro
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