cronaca

Lo aveva sottolineato nel suo ricorso in favore del senzatetto
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"Proprio con il tipo di azione compiuta" ovvero "aver cercato di impossessarsi di alimenti di modestissimo valore e di pronta ingestione quali due monodosi di formaggio di non grande pregio e una confezione di wurstel, l'imputato aveva dimostrato che a ciò era spinto da impellente e urgente bisogno di alimentarsi che è l'esigenza primaria dell'uomo".

In questo modo il procuratore generale presso la Corte d'appello di Genova Antonio Lucisano aveva sottolineato, con il suo ricorso in Cassazione, di non aver condiviso la decisione dei giudici di secondo grado che avevano condannato a sei mesi di reclusione con la condizionale un giovane senzatetto colpevole di avere rubato cibo per un totale di 4,07 euro in un supermercato genovese. I giudici d'appello avevano confermato la sentenza di primo grado che aveva inflitto anche una multa di 160 euro.

La decisione della Corte di Cassazione che ha annullato la condanna ritenendo "non è punibile chi ruba piccole quantità di cibo per far fronte all'imprescindibile esigenza di alimentarsi" si avvicina a quanto aveva sostenuto il pg Lucisano nel suo ricorso nel quale chiedeva di derubricare il reato da consumato in tentato o di applicare la nuova legge sulla particolare tenuità del fatto. "Il ruolo del pg - ha spiegato Lucisano - è quello di garanzia. Chiediamo la conferma o la condanna laddove riteniamo che gli imputati siano da condannare, ma è anche abbastanza ordinario concludere in loro favore impugnando la sentenza laddove riteniamo che sia giusto".

"Siamo soddisfatti che la Cassazione abbia compreso la triste vicenda umana del giovane ucraino condividendo il motivo d'appello da noi presentato nel 2013 argomentando che si trattava di uno stato di necessità e che aveva rubato solo per sfamarsi e per questo andava assolto dall'accusa di furto". E' il commento dell'avvocato Maria Montemagno che insieme al fratello Michele aveva difeso il giovane imputato per aver sottratto una confezione di wurstel e un pezzo di formaggio in un supermercato genovese. "Il giovane - ha concluso il legale genovese - si era impossessato dei generi alimentari per provvedere all'urgente bisogno di nutrirsi".