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Ecco i conti in casa rossoblù
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Con un bilancio in rosso, 60 milioni di debito con l’Erario, i tifosi del Genoa guardano al futuro con legittima preoccupazione. La società ripete che il peggio è passato, ma intanto anche per questa stagione la licenza Uefa non è stata concessa al Grifone. Segno che qualche pendenza con l’estero c’è.

Una notizia che non ha avuto l’eco tremendo dell’anno scorso solo perché la squadra non si è qualificata per l’Europa League. Ma il caso resta sotto gli occhi di tutti e sui social, blog e chat varie l’argomento preoccupa. E’ vero da tempo si sapeva che il Genoa non sarebbe entrato nelle prime posizioni del campionato, malgrado i 27 punti conquistati nel girone di ritorno, ma non fa piacere far parte del novero dei 6 club che non hanno avuto il pass europeo. La richiesta non è stata neppure fatta, ma valeva la pena avere la licenza se non fosse altro che per immagine.

Il presidente Enrico Preziosi aveva detto che in questo torneo il Genoa avrebbe ripagato i tifosi lottando per l’Europa. Invece il campionato è stato difficile, tormentato reso meno grigio solo con un rush conclusivo convincente, ed in piu’ alla fine non c’è la licenza.

L’amministratore Alessandro Zarbano nel corso della recente Assemblea dei soci ha tranquillizzato piccoli i azionisti, solitamente battaglieri, dicendo che per iscriversi al prossimo campionato italiano i parametri sono piu’ rigidi, pari a quelli europei e che il Genoa non avrà problemi. Probabilmente c’è piu’ tempo per preparare le carte, ma perché non farlo prima per avere l’ok dell’Europa? Comunque ha fatto intendere che la mancata licenza per questa volta non fa testo. E nella stessa sede gli azionisti che avevano chiesto un confronto pubblico con Preziosi sono stati accontentati perché il presidente ha promesso un incontro a breve. Vedremo.

Intanto, nemmeno troppo, ecco anche il benservito a Giampiero Gasperini. I tifosi sono con l’allenatore, ma la società ha deciso: malgrado un contratto di altri due anni per il mister di Grugliasco non c’è piu’ spazio. Con l’allenatore il presidente non si è piu’ sentito. Una guerra dei nervi col tecnico che ormai ha compreso tutto.

Resta un bilancio al 31 dicembre 2015 in passivo di dieci milioni ma “virtualmente” coperto dalle cessioni di gennaio di Perotti e Mandragora. Inoltre è probabile che l’autofinanziamento indicato da Preziosi porterà ad altre cessioni eccellenti in estate: da Pavoletti a Rincon la merce non manca.