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Due allenatori amati m non riconfermati
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Il valzer delle panchine sta escludendo una destinazione nuova per Giampiero Gasperini. L’allenatore del Genoa che il presidente rossoblù Enrico Preziosi non ha più chiamato neppure al telefono di fatto interrompendo il rapporto che prevede ancora due anni di contratto potrebbe rimanere fermo.

Non a caso Gasperini dopo il match con l’Atalanta distante dai microfoni ha detto: “Potrei rimanere appeso come un baccalà per un po’”.
Questo per la società significherebbe dover pagare un tecnico, peraltro apprezzato da tutta la piazza, e assumerne un altro. Tutti si chiedono il perché, visto che il club non versa in floride condizioni economiche, anzi.

Intanto pure a Crotone la situazione di Ivan Juric, in predicato di sostituire Gasperini, non è così chiara: il presidente Vrenna continua a dire che lo vorrebbe confermare tanto che al Genoa si guarda anche ad altri profili come quello di Stellone e di Maran, per esempio. Stellone a Preziosi è sempre piaciuto.

Di sicuro Gasperini è deluso. Si aspettava un altro trattamento e sta rosolando a fuoco lento così come toccò a Ballardini poi sostituito da Malesani seppure dopo una stagione importante. La colpa? Quella di parlare poco. E il Gasp? Parla troppo. Così va il calcio.

I tifosi dal canto loro sperano sempre in una clamorosa riapertura per l’attuale mister, ma i margini sono nulli o quasi.
E quel quasi si riferisce all’ignoto che a volte salta fuori. Ma ora è lo stesso Gasperini che non avrebbe piu’ la voglia di continuare in questo modo. Preziosi è libero di scegliere, sia chiaro, è lui al comando della società che tiene in A da dieci anni e non è poco. Ma quello che non si comprende è il perchè quando c’è un giocatore, un allenatore, un personaggio che ha un feeling particolare con il pubblico o la stampa deve andare via.