
Non a caso Gasperini dopo il match con l’Atalanta distante dai microfoni ha detto: “Potrei rimanere appeso come un baccalà per un po’”. Questo per la società significherebbe dover pagare un tecnico, peraltro apprezzato da tutta la piazza, e assumerne un altro. Tutti si chiedono il perché, visto che il club non versa in floride condizioni economiche, anzi.
Intanto pure a Crotone la situazione di Ivan Juric, in predicato di sostituire Gasperini, non è così chiara: il presidente Vrenna continua a dire che lo vorrebbe confermare tanto che al Genoa si guarda anche ad altri profili come quello di Stellone e di Maran, per esempio. Stellone a Preziosi è sempre piaciuto.
Di sicuro Gasperini è deluso. Si aspettava un altro trattamento e sta rosolando a fuoco lento così come toccò a Ballardini poi sostituito da Malesani seppure dopo una stagione importante. La colpa? Quella di parlare poco. E il Gasp? Parla troppo. Così va il calcio.
I tifosi dal canto loro sperano sempre in una clamorosa riapertura per l’attuale mister, ma i margini sono nulli o quasi. E quel quasi si riferisce all’ignoto che a volte salta fuori. Ma ora è lo stesso Gasperini che non avrebbe piu’ la voglia di continuare in questo modo. Preziosi è libero di scegliere, sia chiaro, è lui al comando della società che tiene in A da dieci anni e non è poco. Ma quello che non si comprende è il perchè quando c’è un giocatore, un allenatore, un personaggio che ha un feeling particolare con il pubblico o la stampa deve andare via.
IL COMMENTO
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