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E su Edoardo Garrone: "Ci sentiamo ancora"
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Torna il sole su Bogliasco mentre si festeggia lo scudetto della Sampdoria 1991 ma le nuvole nel cielo della solidità economica blucerchiata restano.

Le parole di Massimo Ferrero, Presidente attuale, un po’ spaesato davanti ai “totem” che conquistarono il tricolore con Boskov in panchina, certo non aiutano a dissipare queste ombre partendo, ad esempio, dall’investimento sul progetto per la realizzazione di Casa Samp. Ferrero spiega, più o meno, come verrà finanziato.

Una parte da noi –dice- e una parte dal Credito Sportivo. La seconda parte.. una parte da me e una da altri finanziatori oppure da noi e il credito bancario”.

Dal palco della festa dei giovani, idealmente uniti con i campioni d’Italia 1991, Ferrero aveva polemizzato con Don Grilli per la vicenda del campo dei Tre Campanili al centro di un contenzioso anche economico (c’è un’ingiunzione nei confronti della Sampdoria di circa 45 mila euro). Ferrero non se ne dà per inteso: “Contenziosi non ce ne sono, avevamo un accordo che Monsignor Grilli non lo vuole rispettare. E allora per pagare e morire c’è sempre tempo”.

Il futuro, dunque. Associato sempre anche al passato, a Garrone. Ferrero lo sente ancora? “Si, siamo in ottimi rapporti. Se parliamo di Sampdoria? Quando perdiamo mi insulta anche lui”. Un riferimento inevitabile a quei tifosi che il “Viperetta” Presidente non lo digeriscono più.

E una stoccata alla società arriva anche da uno dei campioni d’Italia, Fausto Pari, il settepolmoni della squadra di Boskov, che ha fatto per anni il dirigente ed ora è procuratore. A Pari piange il cuore nel vedere una Sampdoria che si salva al fotofinish ma non ha dubbi: ““Raccogli quello che semini. Si è pontificato, si sono fatti appelli, poi, al momento buono vendevi anche l’acqua minerale. E’ normale che accada questo anche se spero, per il futuro, di sbagliarmi. Bisogna ripartire dal progetto tecnico”.