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A Primocanale parla l'avvocato Nadalini
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La questione del mancato pagamento dell'affitto dei campi Tre Campanili da parte della Sampdoria continua a far discutere. A Primocanale parla Giuseppe Maria Nadalini, avvocato della Asd Cattolica Bogliasco, titolare dei campi. Intervistato dal direttore Giuseppe Sciortino, l'avvocato non usa mezzi termini e parla chiaramente di pignoramento a cui potrebbe seguire una istanza di fallimento. Ed evoca lo spettro-Parma

Come si è arrivati a questo punto.

"Il campo Tre Campanili fu predisposto all'epoca della presidenza Mantovani. Fu edificato dalla parrocchia di Bogliasco, spendendo un milione e 400 mila euro. 450 mila euro furono dati dal Credito Sportivo e 150 mila dalla Cassa Depositi e Prestiti come mutuo. Altri denari vennero reperiti dai cittadini di Bogliasco e, in particolare, dalla parrocchia. I soldi sono stati poi recuperati negli anni con gli affitti dei campi. Non ci sono mai stati problemi né con Mantovani né con Garrone. I problemi sono sorti col cambio della presidenza".

Da quando è diventato presidente Massimo Ferrero...

"Mi risulta che Ferrero non sia presidente della Sampdoria. È un'altra persona di cui non so il nome. Dovremo verificare".

Dal punto di vista della quantificazione, di che somme stiamo parlando?

"Siamo in credito dal luglio del 2015 degli affitti dei campi che noi abbiamo dato, uno del Comune e uno nostro. Oggi sono 48 mila euro. Il 3 giugno scade un'altra tranche di 22 mila euro. Noi vogliamo essere pagati, perché, se il mutuo con Cassa Depositi e Prestiti è già stato estinto, ce n'è uno ancora in essere che ci costa 40 mila euro all'anno. Non solo abbiamo altri 40 mila di gas, luce e acqua per i giocatori che utilizzano gli spogliatoi. In totale noi abbiamo ogni anno 100 mila euro di spese. Chiediamo dei soldi che noi abbiamo anticipato alla Sampdoria e che la Sampdoria deve restituirci, sia le spese di gestione che gli affitti dei campi".

Come vi siete mossi?


"Abbiamo chiesto al Tribunale di Genova di emettere un decreto ingiuntivo nei confronti della società Sampdoria e, in particolare, abbiamo chiesto la provvisoria esecuzione. Questo sicgifica che se la Sampdoria non paga, entro dieci giorni dalla notifica, io faccio il pignoramento. E pignoro qualcosa di proprietà della Sampdoria. Se il pignoramento dovesse avre esito negativo, presentare istanza di fallimento".

È quanto accaduto anche con i creditori del Parma?

"Penso sia la stessa storia. Quando una società non paga - e non ha la possibilità di pagare perché non iesco a trovare un bene che possa soddisfare il mio cliente - si presenta istanza di fallimento.

Ferrero dice che non sono stati rispettati dei patti e per questo non paga.

"Non è assolutamente vero quello che dice Ferrero. Perché non c'è nessun patto non rispettato da parte dei miei assistiti. I miei assisistiti hanno dato in affitto i campi alla Sampdoria e la Sampdoria non ha pagato. I patti non rispettati sono quelli della Sampdoria. Noi abbiamo il contratto: è un contratto registrato e la Sampdoria deve pagare. Se non paga subirà le conseguenze. A me pare che le persone responsabili della Sampdoria abbiano dimostrato poca coscienza. C'è una mancanza di responsabilità da parte di coloro che gestiscono in questo momento la Sampdoria".