
I commercianti che intravedono un potenziale crollo degli affari dalla chiusura al traffico della centralissima strada impugnano la pedonalizzazione, adducendo soprattutto motivi di ordine paesaggistico, in particolare i "basoli" in pietra che ricoprono la via, che sarebbero vincolati, ma anche altre irregolarità di tipo tecnico.
"È spaventosa la quantità di risorse impiegate dai ricorrenti, che mal si concilia con la veste di poveri commercianti allo stremo che si vogliono dare - avverte l'assessore ai Lavori Pubblici di Imperia, Guido Abbo - Sicuramente vi sono singoli commercianti in disaccordo, la cui opinione è da rispettare, ma nel complesso si ha l'impressione di assistere ad un mondo alla rovescia: un ente pubblico, con un'amministrazione legittimata dal voto che realizza un'opera pubblica con le risorse contate al centesimo e un gruppo di privati che utilizza avvocati come armi improprie, spendendo ingentissime quantità di denaro che meglio avrebbero potuto destinare alla riqualificazione dei propri negozi, per renderli più attraenti non appena la pedonalizzazione sarà completata".
Da segnalare anche un odierno esposto alla Questura per il mancato rispetto del decreto del Tar che dispone la sospensione dei lavori, almeno fino al prossimo 10 giugno, quando è attesto un giudizio di merito.
IL COMMENTO
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