Dopo l'audizione alla Commissione Trasporti del Senato dell'Ad di Rfi Maurizio Gentile , che ha reso noto il blocco dei finanziamenti e dei lavori per il raddoppio ferroviario nel Ponente ligure da parte del Cipe, il senatore genovese Maurizio Rossi (Gm-Liguria Civica) ha presentato un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.
Il parlamentare ligure chiede al governo come intende affrontare quella che definisce "una gravissima situazione che rischia di compromettere il futuro economico di tutto il ponente ligure oltre che di penalizzare pesantemente il collegamento internazionale unico caso in Italia".
"Non vorrei - afferma il senatore Rossi - che ci fosse un preciso disegno alle spalle della Liguria per privilegiare invece il quadruplicamento della costosissima Torino Lione che riceve, al contrario nostro, finanziamenti illimitati. Tutto il mondo economico e politico ligure - conclude il parlamentare genovese - si deve ribellare a questa ennesima umiliazione mentre vedo troppo spesso solo frasi di facciata ma nessuno che seriamente si occupa di questa vicenda".
Di seguito riportiamo il testo integrale dell'interrogazione presentata dal senatore Maurizio Rossi.
INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELRIO
Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05883
Atto n. 4-05883
Pubblicato il 25 maggio 2016, nella seduta n. 634
ROSSI Maurizio - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che per quanto risulta all'interrogante:
la linea ferroviaria su binario unico del ponente ligure, tristemente nota per il deragliamento del treno il 17 gennaio 2014, che bloccò per mesi il collegamento tra Italia e Francia, doveva vedere finalmente l'inizio dei lavori per il raddoppio degli ultimi 23 chilometri. Un'opera che si attende da oltre 40 anni;
tale tratta è l'unico collegamento tra Italia e Francia passante per la Liguria e ovviamente il binario unico del tratto di Andora permette il passaggio di pochi treni a velocità ridotta, creando gravi ripercussioni, sia al collegamento internazionale, sia allo sviluppo delle attività commerciali e turistiche del territorio;
nel 2014, è stato approvato dal Ministero in indirizzo un progetto per il raddoppio della tratta, a fronte del quale sono stati stanziati 225 milioni di euro (15 milioni per 15 anni, ma immediatamente spendibili) su un totale di 1,5 miliardi, per iniziare le attività di carotaggio e la costruzione di gallerie di accesso per i successivi lavori nei terreni interessati;
sempre nel 2014, l'interrogante evidenziò al Ministro pro tempore Lupi, l'impossibilità di procedere ai lavori per lotti costruttivi, così come allora disse il dottor Michele Elia (al tempo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato) audito in 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato. Invece nella sua immediata risposta, il Ministro prese una posizione fortemente contraria a quella del dottor Elia, confermando la procedura per lotti costruttivi che, a suo dire, non sarebbe stata ostacolata dal CIPE. Questi scambi di opinioni fecero molto scalpore all'epoca, tanto che riempirono le pagine delle più autorevoli testate giornalistiche liguri;
durante l'audizione del giorno 24 maggio 2016 in 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato, l'ingegner Maurizio Gentile, attuale amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, su precisa domanda dell'interrogante sull'argomento e in modo particolare sul perché non siano ancora iniziati i lavori, ha dichiarato che il CIPE ha bloccato l'utilizzo anche di questi 225 milioni già stanziati, perché si tratta di una "opera unica non divisibile in lotti costruttivi" e quindi non autorizza alcun inizio dei lavori se non ci sarà l'intero finanziamento di 1,5 miliardi,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo ritenga di confermare quanto dichiarato dall'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana in audizione al Senato sui lavori del raddoppio ferroviario di Andora;
quale sia la posizione del Governo relativa all'opera in questione, di fondamentale importanza per il collegamento italofrancese e per non penalizzare, in modo irrimediabile, commercio e turismo in tutto il ponente ligure;
quale soluzione quindi intenda trovare il Governo per garantire il raddoppio del collegamento tra Italia e Francia che si attende dal dopoguerra;
se non ritenga necessario che venga inserito nella prossima legge di stabilità l'importo di 1,5 miliardi di euro al fine di poter iniziare i lavori per il raddoppio della tratta ferroviaria, secondo quanto indicato dal CIPE;
se i 225 milioni di euro stanziati nel 2014, e mai utilizzati, per il raddoppio ferroviario del tratto di Andora, rimarranno nella disponibilità del progetto e comunque per opere ferroviarie da realizzare sempre in Liguria.
politica
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Presentata interrogazione a Delrio dopo blocco fondi
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