"La decisione di Ericsson di non partecipare all'incontro al Mise convocato per domani la dice lunga sulle reali intenzioni dell'azienda, che non ha presentato alcun piano industriale e manifestato solo l'intenzione di lasciare a casa altri 137 lavoratori genovesi".
Lo scrive in una nota Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Genova. Secondo Maestripieri "è necessario che le istituzioni locali si rivolgano subito al Governo perché l'esecutivo intervenga immediatamente e con decisione affinché Ericsson la smetta di considerare l'Italia e Genova in particolare un luogo dove 'prenderne', ad esempio i fondi per il trasferimento agli Erzelli, e non restituire in termini di occupazione e sviluppo". "Ericsson - conclude Maestripieri - ha già rinunciato ai fondi regionali sulla ricerca ed è sempre più chiaro, anche dal rifiuto di partecipare all'incontro di domani, che sta smobilitando dalla nostra città dove non si creano sviluppo e lavoro e ormai si gestiscono solo servizi. Riteniamo la decisione dell'azienda particolarmente grave e irrispettosa dei lavoratori, della città, delle istituzioni locali e dello stesso Governo"
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Ericsson, l'appello della Cisl: "Ora le istituzioni si rivolgano al Governo"
Dopo la decisione di non partecipare all'incontro al Mise
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