Le aree individuate, da valutare in Consiglio, sono:
- Ventimiglia nell'ex parco ferroviario Roja
- Vallecrosia (ex vaseria Tonet)
- Loano (casello A10 Borghetto Santo Spirito-Toirano)
- Val Bormida (tra Cairo e Carcare)
- Genova (Ponente Voltri-Pra', Multedo, Centro Ovest Dino Col, Ponte Parodi, Val Polcevera; Medio Levante-Centro Est via Piave, Stadio Carlini corso Europa; Val Media-Alta Bisagno)
- Santo Stefano Magra (Stazione-autostrada e area ex Vaccari)
- La Spezia (aree dismesse Via Maralunga)
Le 3 aree sottoposte a interventi di messa in sicurezza per problematiche relative al dissesto idrogeologico sono a Genova nelle aree ex Guglielmetti in Val Bisagno, l'area di Sestri Ponente e di via Merano (ex fonderie Multedo).
Il criterio della valutazione di rischio idrogeologico ha condizionato per primo le scelte e da una griglia di partenza di 27 aree si è arrivati a 15 promosse, tre rimandate (tutte a Genova), e 9 bocciate, tra le quali una a Brugnato nei pressi dell'outlet esistente, già al centro di polemiche durante la precedente giunta perchè costruito vicino ad aree a rischio esondazione. A quanto risulta ci sarebbe un piano per ampliarlo.
La legge è stata presentata dal presidente Giovanni Toti e dall'assessore Edoardo Rixi, che ha gestito la preparazione del documento. Entro la fine di luglio andrà in Consiglio per la discussione e il voto. La griglia di 27 aree esaminate dagli uffici regionali era stata creata in base alle richieste e alle proposte degli enti locali a loro volta incalzati dalle proposte di privati con progetti di nuovi grandi centri commerciali.
La nuova programmazione è il risultato "di un lavoro tecnico svolto con Unioncamere Liguria attraverso l'Istituto Tagliacarne e del confronto con Comuni e Camere di Commercio - ha spiegato Rixi - All'Istituto Tagliacarne è stato affidato il compito di analizzare, attraverso uno studio che sarà pubblicato sul sito della Regione Liguria, le aree attualmente disponibili in Liguria destinate alla grande distribuzione e vagliarle attraverso 15 indicatori di sostenibilità: 7 si riferiscono alla presenza di rischi specifici dei singoli territori, all'utilizzo del suolo e alla presenza di aree protette; otto fanno riferimento ai livelli di superamento delle soglie limite dei vari inquinanti e la misura del livello complessivo degli autoveicoli presenti".
IL COMMENTO
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