Regna sconcerto e rabbia fra i consiglieri di maggioranza del comune di Lavagna dopo l'inchiesta della Dda di Genova sulle presunte infiltrazioni di 'ndrangheta e che ha portato agli arresti domiciliari del sindaco Pino Sanguineti, del consigliere Massimo Talerico e dell'ex sindaco e ex parlamentare Gabriella Mondello.
La Prefettura ha sospeso il sindaco dall'incarico ed il comune è retto dal vicesindaco Luigi Barbieri, anch'egli indagato in questa vicenda. I consiglieri di maggioranza si sono presi qualche giorno per pensare e oggi dovrebbe arrivare la decisione: dimissioni. "La cosa più logica sarebbe stata che il sindaco si dimettesse togliendoci dall'imbarazzo e in qualche modo scagionandoci. Invece ci ha lasciati soli. C'è tanta rabbia e delusione", è lo sfogo che si lascia sfuggire un consigliere comunale.
Intanto Sel chiede a gran voce le dimissioni del sindaco Sanguineti: "Gli elementi che stanno emergendo in merito alla vicenda che vede l’ormai ex sindaco Sanguineti indagato con accuse gravissime, rendono necessario ed urgente ristabilire un quadro democratico all’interno del consiglio cittadino per questo chiediamo agli organi competenti di avviare le procedure per lo scioglimento del Consiglio Comunale di Lavagna; questo, considerando anche l’oggettiva alterazione dei risultati delle precedenti elezioni amministrative”, si legge in una nota.
“L'indagine della magistratura, di cui aspettiamo ovviamente gli esiti rispetto a responsabilità personali di tipo penale – continua Angelo Chiaramonte, coordinatore regionale di Sel - rivela comunque un quadro di infiltrazione della criminalità organizzata nell'economia locale presente da molti anni, con contatti diretti anche all'interno delle istituzioni. Come già purtroppo noto da decenni in altre zone della Liguria, il settore della gestione del ciclo dei rifiuti, spesso, insieme all'edilizia, è quello più attrattivo per le organizzazioni di tipo mafioso”.
La Prefettura ha sospeso il sindaco dall'incarico ed il comune è retto dal vicesindaco Luigi Barbieri, anch'egli indagato in questa vicenda. I consiglieri di maggioranza si sono presi qualche giorno per pensare e oggi dovrebbe arrivare la decisione: dimissioni. "La cosa più logica sarebbe stata che il sindaco si dimettesse togliendoci dall'imbarazzo e in qualche modo scagionandoci. Invece ci ha lasciati soli. C'è tanta rabbia e delusione", è lo sfogo che si lascia sfuggire un consigliere comunale.
Intanto Sel chiede a gran voce le dimissioni del sindaco Sanguineti: "Gli elementi che stanno emergendo in merito alla vicenda che vede l’ormai ex sindaco Sanguineti indagato con accuse gravissime, rendono necessario ed urgente ristabilire un quadro democratico all’interno del consiglio cittadino per questo chiediamo agli organi competenti di avviare le procedure per lo scioglimento del Consiglio Comunale di Lavagna; questo, considerando anche l’oggettiva alterazione dei risultati delle precedenti elezioni amministrative”, si legge in una nota.
“L'indagine della magistratura, di cui aspettiamo ovviamente gli esiti rispetto a responsabilità personali di tipo penale – continua Angelo Chiaramonte, coordinatore regionale di Sel - rivela comunque un quadro di infiltrazione della criminalità organizzata nell'economia locale presente da molti anni, con contatti diretti anche all'interno delle istituzioni. Come già purtroppo noto da decenni in altre zone della Liguria, il settore della gestione del ciclo dei rifiuti, spesso, insieme all'edilizia, è quello più attrattivo per le organizzazioni di tipo mafioso”.
IL COMMENTO
Come si controllano le acque superficiali in Liguria
Che tristezza la politica che non vuole la sanità