
Parole che racchiudono rabbia e amarezza per quello che è stato - un pezzo di storia di Imperia e un emblema dell'eccellenze alimentari del Ponente ligure - e che presto non sarà più. Il destino dello storico stabilimento imperiese è ormai segnato e l'unico tema di cui si sta discutendo in questo momento è il ricollocamento dei lavoratori.
Su questo fronte è previsto domani un nuovo vertice tra azienda e sindacati per approfondire nel dettaglio il piano presentato nei giorni scorsi a Bologna dal Gruppo Colussi. Nella migliore delle ipotesi sarebbero 'salvi' 90 lavoratori, anche se le condizioni per cui ciò si verifichi non sono semplicissime. Ci sono infatti da sciogliere molti nodi legati ai trasferimenti, che tra la contrarietà dei dipendenti più anziani e il vincolo delle qualifiche non saranno così facili da attuare. E allora il numero di 'ricollocati' potrebbe essere decisamente più basso.
"La grancassa suona ma tra non molto il rimbombo si farà silenzio ed allora se diciamo ancora qualcosa - conclude Davide Fasciana - è perché oggi costruiamo un pezzo importante del nostro futuro". Insomma, con lo stabilimento imperiese ridotto al silenzio, non resta che la voce dei lavoratori che lottano per il loro destino.
IL COMMENTO
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