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Acceso confronto nella sede della Regione
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"Chiederemo una proroga di trent'anni" dice l'assessore regionale al Demanio Marco Scajola, nella sala trasparenza della Regione gremita di balneari, che si definiscono "arrabbiati e stufi", dopo la sentenza europea che ribadisce che servono gare e non proroghe automatiche per le concessioni demaniali.

Patata bollente per la Regione che da sempre li appoggia ma che deve scontrarsi con l'Europa. Troppi i voti in ballo, soprattutto nelle regioni come la Liguria che vivono di turismo balneare e dove le concessioni a stabilimenti sono una percentuale elevata. Tanto che spesso le associazioni di utenti chiedono che venga rispettata la percentuale del 40% di spiagge libere, carenti in molti punti della costa.

I balneari chiedono una proroga di 30 anni rispetto alle concessioni in scadenza, senza gare. Ma l'Europa non ci sta e conferma: "Nessuna proroga automatica, si facciano le gare".