
L’azienda ha ribadito che i numeri annunciati di fatto non si toccheranno, silenzio assoluto poi di fronte alla richiesta delle organizzazioni sindacali di ragionare su opzioni alternative senza avere la ‘spada’ delle lettere di licenziamento che saranno inviate a fine mese.
Fumata nera in tutti in sensi con la beffa della nuova convocazione fissata dal Ministero per il prossimo 29 agosto. Esattamente un giorno dopo la chiusura della procedura di licenziamento. C’è solo uno spiraglio complicatissimo.
“Il Ministero ha dato la disponibilità a spostare i termini di legge soltanto se ci dovessero essere i presupposti per trovare una soluzione e con l’assenso di entrambe le parti”, spiega Marco Paini della RSU SLC che ammette quanto possa essere difficile un’ipotesi di questo tipo: “Il rischio concreto è quello che dal 30 agosto l’azienda possa tranquillamente mandare le lettere di licenziamento”
IL COMMENTO
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