
Il ministro per le infrastrutture e trasporti Graziano Delrio ha scelto la strada della chiamata per raccogliere 'profili qualificati' per designare, d'intesa con le Regioni interessate e sentite le Commissioni parlamentari, gli uomini che guideranno i principali porti. Chi riterrà di avere tutte le caratteristiche potrà inviare il proprio curriculum con esperienze e qualificazioni professionali, specificando per quale autorità di sistema portuale si candida. E i nomi raccolti costituiranno una sorta di banca dati per il ministero.
Per quanto riguarda i requisiti, il decreto sulle riorganizzazione delle autorità portuali approvato il 28 luglio, prevede che il presidente venga scelto "fra cittadini dei Paesi membri dell'Unione europea, aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale".
Tuttavia, nel testo è specificato che il bando "non ha natura concorsuale", che "non è prevista alcuna procedura selettiva", che "non verrà redatta e pubblicata alcuna graduatoria" e che non sarà reso pubblico "l'elenco di coloro che avranno presentato il proprio curriculum". Insomma, avremo i nomi dei presidenti senza sapere perché sono stati preferiti loro ad altri e senza conoscere neppure chi sono stati gli altri candidati.
IL COMMENTO
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