cronaca

Ipotesi emersa nell'incontro al Mise con i sindacati
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L'utilizzo di ammortizzatori sociali di tipo conservativo al fine di evitare 106 licenziamenti a partire dal 3 ottobre è l'ipotesi di lavoro discussa nel corso di un incontro al Mise sul futuro della Bombardier di Vado Ligure. "Durante l'incontro si è ipotizzato di lavorare su tale percorso aprendo a fine agosto la cassa integrazione in deroga per tre mesi ed a seguire la cassa integrazione straordinaria per dodici mesi" ha sottolineato Andrea Mandraccia, segretario provinciale della Fiom Cgil di Savona.

Secondo i sindacati "tale percorso, se avallato dal gruppo Bombardier, consentirebbe quindi di arrivare alla fine del 2017 scongiurando licenziamenti unilaterali da parte dell'azienda ed impiegando questo periodo per la ricerca di nuove commesse".

Gli stessi sindacati e Rsu hanno annunciato di essere pronte a lavorare su questa ipotesi. "Al tempo stesso riconfermiamo all' azienda, già in vista del prossimo incontro al Ministero fissato per il 20 settembre, la richiesta di presentare un piano strategico industriale per i prossimi 24 mesi. Tale piano è per noi fondamentale per dare al sito produttivo di Vado Ligure una importante prospettiva per il futuro che impegni il gruppo Bombardier nel suo complesso", conclude Mandraccia.