"Credimi, i bene informati non lo sono bene informati. Non è vero niente e quindi...non c'è nessun placet".
La smentita è del coordinatore ligure del Pd, David Ermini e si riferisce al mio "retroscena" pubblicato sul sito di Primocanale che raccontava di un tour del ministro della Giustizia, Andrea Orlando per rilanciare l'ipotesi di Marco Doria come candidato senza bisogno di riesami alle prossime elezioni comunali. Balle, ribatte il garbato Ermini, e quindi essendo una montagna di balle, nessun placet suo a questo percorso. Voci, secondo altri, messe in giro da chi, maliziosamente, ha interesse a bloccare ogni altrui aspirazione.
Primo a essere messo sotto processo il filosofo con licenza di disturbo, cioè il Regazzoni, esperto di Estetica, ma abituato a polemizzare sui social intorno alla politica morente in città dopo aver sponsorizzato madame Paita. "Voi lo state a sentire troppo. Quello non sa niente". Parola di notabile passato per Pci-Pds-Ds-Pd. Secondo alcuni avrei avuto l'imbeccata proprio dal filosofo con il quale, qualcuno magari ricorderà, ho avuto scontri significativi durante la campagna elettorale regionale. Ma altri che potrebbero essere interessati a bloccare la coppia (ancorché smentita) Orlando-Doria sono per esempio il giovane assessore Piazza, in pista di lancio e con molti sponsor, mentre non si capisce che cosa potrebbe fare Pippo Rossetti, molto silenzioso in queste ultime settimane, ma certamente non fuori gioco. Anzi.
Di ieri, intanto, è la notizia di una super corrente nazionale di disturbo a Renzi che vedrebbe insieme gli amici di Franceschini e proprio i Giovani Turchi del presidente Pd Orfini, che nel nostro giovane Orlando hanno il rappresentante nel governo. Nome: Sinistra per il sì. Che non si sa mai...
Le voci come arrivano? O con un cane da trifola o con un piccione, più spesso con un sms o con una bella telefonata. Ma quando sms e telefonate diventano due o tre e i cani da trifola sono una coda e i piccioni uno stormo, le voci cominciano a rafforzarsi. Anche se sono balle.
Orlando ha interesse evidente a mettere radici a Genova dopo La Spezia. Nello stile normale di tutti i ministri del Regno soprattutto quando "vengono da fuori". Genova resta il capoluogo, la sede della Regione, il cervello del territorio anche se ha perso molto appeal in politica.
Che ci sia un feeling tra il sindaco e il ministro della Giustizia è già stato ampiamente scritto nei mesi scorsi sui quotidiani locali. Bene che Doria trovi un "amico" dentro il governo. Speriamo che sia utile alla nostra città che di amici nel governo fino a oggi ne ha avuti molto pochi, anzi, quasi nessuno. Una voce (giuro che non è Regazzoni) mi sussurra che il trait d'union tra il sindaco e il ministro sarebbe il sovrintendente Roy pare vicinissimo ai Giovani Turchi. Boh. La musica può combinare connubi suggestivi.
Che Genova abbia bisogno di aiuti romani è evidente e poco dai ministri locali è stato fatto. Basta pensare all'inerzia nella nomina di un presidente dell'Autorità portuale. Alla mollezza nell'intervenire sul tema dell'isolamento ferroviario e aereo, all'indifferenza mitigata solo da aperture di inutili tavoli di lavoro di fronte alle ripetute crisi industriali. Se il sindaco ha un filo rosso per comunicare a Roma le istanze di una città è soltanto un bene.
Dunque perché agitarsi tanto se circola la voce che Orlando vuole un ruolo a Genova e potrebbe sponsorizzare Doria? Lo ha fatto anche Tullo e non è successo niente...
Retroscena, e per di più smentiti. Nientemeno che dal simpatico Ermini. Quindi siate contenti e guardate le stelle cadenti nel cielo di San Lorenzo esprimendo desideri. Non è vero niente. Ho inventato tutto. Orlando non va nei salotti e nemmeno nelle cucine, anche se è un signore educato che sa stare a tavola, distingue il coltello da pesce dagli altri, non va nel panico di fronte a tre bicchieri, parla con voce pacata, ha una bella cultura.
Tutte balle quelle del mio retroscena. Balle estive. Come quella delle primarie che, nel caso si ripresentasse Doria verrebbero annullate. Balle. "E voi giornalisti siete sempre lì a cercare di mettere zizzania....mestatori". Ribatté il notabile.
Verissimo. La politica italiana è un piccolo Eden di agnelli dove Berlusconi ama Salvini, Toti adora Parisi, Renzi si incanta davanti a Bersani, persino Alfano che è solo e non sa con chi litigare, trova qualcuno da adorare, magari Schifani o Cesa. Brrrrrrr!
Non date retta ai giornalisti, soprattutto d'estate. Le balle invernali a ferragosto s'ingrossano. I giornalisti ascoltano il primo che passa per strada.
Confesso: il retroscena su Orlando-Doria l'ho avuto dal mio fornitore di bufale (nel senso del latticino). Poi ho scoperto che lui, il fornitore di bufale ha la volpe sotto l'ascella: vorrebbe candidarsi per il Pd alle primarie per Genova. Ma il suo nome non lo scrivo nemmeno sotto tortura sennò Ermini me lo soffia.
politica
Orlando, Doria, le bufale e i cani da trifola
Dopo il 'retroscena' pubblicato venerdì
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