cronaca

Contro il piano di riordino predisposto dal Governo
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Personale ultracinquantenne, risorse inesistenti, mezzi "da certificato storico", salari bloccati dal 2008, niente assicurazione sanitaria e precariato sempre maggiore: sono le ragioni dello sciopero indetto dall'Usb (Unione Sindacale di Base) per il comparto dei Vigili del fuoco, sottoposti al contestato riordino deciso dal Governo. 

"Un riordino - scrivono i pompieri genovesi in una nota - che mette in ginocchio
una struttura che necessitava di investimenti e non di false restrizioni economiche senza una vera riforma della Protezione Civile". Il 25 agosto i vigili del fuoco incroceranno le braccia, mentre il 30 saranno in presidio sotto la direzione regionale in via Brigata Liguria.

Sotto accusa ci sono anche la soppressione del Corpo forestale dello Stato e la prossima cancellazione della convenzione con la Regione sugli incendi boschivi che, scrivono i sindacati, "renderanno ancor più debole e vulnerabile un territorio ad alto rischio come quello genovese". Scelte dettate "dalla logica del risparmio e non dal feedback del soccorso". 

"Se i lavoratori non fossero scesi in piazza con Usb tre volte a Genova - conclude la nota - in caso di allerta meteo non ci sarebbero state squadre preventive sul territorio. Noi non chiediamo nulla di fantascientifico, chiediamo risorse, chiediamo dirigenti pronti ad ascoltare i lavoratori e i cittadini, chiediamo tecnici ai vertici e non prefetti burocrati passacarte".