cronaca

Nessuna risposta all'interrogatorio, resta ancora in carcere
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Continua a non rispondere Vasili Vartic, il giovane moldavo che giovedì sera ha terrorizzato Savona sfrecciando a 100 chilometri all'ora sulla passeggiata del Prolungamento. Una scena di follia che a molti ha ricordato la strage di Nizza, dove a uccidere era stato un uomo alla guida di un tir. In questo caso sarebbero da escludere le motivazioni terroristiche, ma la scarsa collaborazione non aiuta a vederci chiaro. 

L'uomo, 23 anni, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Condotto in tribunale a Savona per l'udienza di convalida e l'interrogatorio, ha fatto di nuovo scena muta. Per lui le accuse sono di omicidio colposo plurimo, violazione della legge sui permessi di soggiorno e ricettazione. "Non mi piacciono queste cose davanti alla giustizia italiana", aveva detto alla pm Chiara Venturi nelle ore successive al gesto. Al momento rimane in carcere. 

"Se ci fossero dei filmati avremmo un quadro più preciso di quanto accaduto. Ma purtroppo, ed è proprio il caso di dire che è incredibile, le telecamere sul lungomare non funzionano. È bene che il Comune si attivi". È quanto aveva detto il pm Chiara Venturi. A fermare l'automobilista era stato un giostraio che gli lanciato contro una sedia mentre altri passanti, diverse famiglie con bambini, terrorizzati hanno tempestato di chiamate il centralino della questura.